L’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan ha incontrato il direttore del Distretto del Mobile di Verona Nicolò Fazioni e il presidente Alessandro Tosato per fare il punto della situazione rispetto ai percorsi formativi di settore. Ha partecipato all’incontro Fabio Menin, che dirige la Direzione Formazione di Regione del Veneto.

“Lo sviluppo della filiera formativa tecnologico-professionale è il traino della crescita delle imprese del Distretto del Mobile di Verona, – dichiara Donazzan -. Stiamo parlando di una realtà formata 1.207 aziende, attive anhe nei territori dei Padova e Rovigo, che insieme producono circa un miliardo di fatturato, grazie anche ad una quota rilevante di export verso 53 paesi di destinazione. Cifre che descrivono un distretto strategico, che nell’ultimo triennio ha registrato un trend positivo. Parliamo di un settore che sta crescendo e che, rispetto a qualche anno fa, dimostra volontà e capacità di inserire giovani”.

La Regione del Veneto, attraverso ITS RED Academy, ha avviato nel territorio un percorso ITS specifico del Distretto del mobile di Verona, che forma progettisti d’interni con la qualifica di Design Manager. Il primo corso ha visto la partecipazione di 27 iscritti, il secondo biennio altri 29, dei quali la maggioranza sono donne.

“È un corso di alta formazione, finanziato dalla Regione del Veneto, che si sta dimostrando un’ottima fucina di talenti garantendo ottimi risultati alle 63 aziende che sono partner dell’ITS – sottolinea Donazzan -. Insieme al Distretto, stiamo ragionando sul rafforzamento della filiera formativa, a partire dall’opportunità di istituire un percorso di formazione specifico nell’ambito delle scuole secondarie di secondo grado”.

Dall’incontro è emersa l’esigenza delle imprese, coordinate da Lignum, di rafforzare la filiera formativa a servizio del settore. “L’obiettivo condiviso tra la Regione del Veneto, nello specifico del mio assessorato e le imprese, è quello di formare giovani tecnici qualificati con specifiche competenze digitali – conclude Donazzan -. Giovani che, una volta formati, siano in grado di lavorare con macchine in linea con la normativa 4.0, contribuendo ulteriormente allo sviluppo del settore dal punto di vista dell’innovazione”.