E’ arrivato stamattina il presidente del Veneto Luca Zaia al Marmomac. Ed è venuto a portare una ventata di ottimismo sia per il settore lapideo che per il Veneto. L’ottimismo è uno dei punti fermi della sua personalità, tanto che sul tema ha scritto addirittura un libro: ‘I pessimisti non fanno carriera’.
Solo che lui non si limita a spargerlo tanto per tirar su il morale di fronte al fatto che nei primi mesi del 2023, a causa delle tensioni geopolitiche e dell’inflazione, dovuta soprattutto al caro energia, c’è stato un calo del valore della produzione del settore del -9,7%, cosa che giudica contingente, ma snocciola anche dati su dati.
A cominciare dalla buona salute del Marmomac che, ricorda Zaia «vede la presenza di 54 paesi e di 170 buyers provenienti da tutto il mondo. Un settore – ricorda- che fattura 3 miliardi e 200 milioni l’anno e che rappresenta una solida eccellenza sia per la qualità dei materiali che della tecnologia. Il marmo nel mondo – ha esclamato con orgoglio- viene lavorato dalla tecnologia veneta!»
E visto che lui del Veneto è il presidente ci tiene a ricordare che la nostra regione è un eccellenza in sé. Lo testimonia, spiega, il fatto che ci siano «73 milioni di turisti che vengono a visitarlo con un fatturato di 18 miliardi l’anno. Abbiamo nove siti che sono stati dichiarati ‘patrimonio dell’umanità’.”
“E – aggiunge Zaia- abbiamo lai peculiarità che in poco spazio abbiamo le Dolomiti, le spiagge che tirano 32 milioni nei turisti, le città d’arte, il delta del Po, i circuiti termali, la campagna veneta e il Lago di Garda che attrae 9 milioni di turisti.
E poi – conclude- abbiamo la Fiera di Verona che si sta facendo spazio a livello internazionale. Marmomacc è la prima al mondo, e poi il Vinitaly, Fieracavalli…» Insomma un’altra eccellenza di quel Veneto di cui è orgoglioso di essere il Presidente.