Il Ministro della Salute Orazio Schillaci le buone intenzioni le ha. Lui per la sanità vorrebbe più finanziamenti. E garantisce che “nella prossima Legge di bilancio sarà mio impegno provvedere al reperimento di apposite e adeguate risorse per finanziare ulteriori incentivi per il personale”. Il che significa avere la possibilità di pagare meglio il personale sanitario e di fare più assunzioni. Anche se queste non dipendono solo dalle disponibilità del Ssn, ma dal fatto che, per le note questioni dipendenti dalla formazione universitaria e dal numero chiuso, mancano proprio i medici e gli infermieri.
L’impegno del Ministro
L’impegno da parte del Ministro però c’è: lo ha detto alla Camera rispondendo ad un’interrogazione. Quindi in una forma ufficiale. Ed ha aggiunto che sarà necessario accompagnare l’aumento dei fondi con un controllo di come vengono spesi a livello regionale, perché ce ne sono alcune che i soldi che ricevono per la salute dei loro cittadini li spendono proprio male. Basti pensare alla Calabria, dove non vengono nemmeno redatti i bilanci.
Il sassolino nella scarpa del Ministro
Schillaci s’è poi tolto un sassolino dalla scarpa con l’opposizione. Inutile che si lamentino e protestino, dice il Ministro, dato che è stata proprio al sinistra ad ”aver tagliato 37 miliardi dal 2010 al 2019” ed a “ non aver fatto nulla per sbloccare le assunzioni”.
Per il grave problema delle liste d’attesa Schillaci ha annunciato di voler instaurare un sistema nazionale di monitoraggio informatico a livello nazionale per la gestione delle liste d’attesa. Si potrà verificare così che le agende non siano chiuse e i tempi siano rispettati.
Queste le buone intenzioni del Ministro. Bisognerà poi vedere quanti miliardi in più riuscirà ad ottenere per la sanità nell’ambito della legge di bilancio. Ne servirebbero una quindicina per portare la spesa sanitaria sulla media europea. Ma se si parla di una finanziaria da 20 miliardi, sarà ben difficile contare su risorse sufficienti manche per il 2024.