Blocco dei TIR al Brennero: Paolo Borchia era oggi al confine. E spiega: «Basta restrizioni al traffico. Quella sui divieti austriaci è una battaglia per il nostro territorio, non per una categoria. E sono convintamente qui nel parcheggio dell’ultima area di servizio su territorio italiano a pochi metri dalla galleria che segna il confine tra Italia e Austria, con gli autotrasportatori assieme a Matteo Salvini per ribadirlo.
Se l’Austria intende continuare con questo sopruso – continua l’europarlamentare veronese della Lega – ha trovato finalmente pane per i suoi denti: questo Governo italiano farà ricorso alla Corte di giustizia europea per chiedere di fermare un atto illegittimo che danneggia il nostro tessuto economico perché crea evidenti disparità tra imprenditori e autotrasportatori italiani, tedeschi, ed europei nei confronti di quelli austriaci».
Paolo Borchia, avvocati già al lavoro
All’ANSA, Matteo Salvini ha dichiarato: «Non cedo ai ricatti di nessuno. Prima l’Austria tolga i divieti, poi parliamo – ha detto rispondendo all’invito al dialogo del governatore altoatesino Arno Kompatscher -. Il primo danno l’Austria lo fa all’ambiente. Sono dei finti ambientalisti, in realtà sono degli inquinatori perché i dati scientifici dimostrano che per colpa dei blocchi illegali si inquina di più. La loro giustificazione di tutela all’ambiente è una fake news. Poi c’è il danno economico: ci sono autotrasportatori, agricoltori e artigiani che perdono centinaia di migliaia di euro».
Salvini ha aggiunto che «gli avvocati stanno lavorando a palazzo Chigi perché vogliamo essere precisi e puntuali. Sarà una scelta di tutto il governo italiano. Tanti altri Paesi in Europa ci chiedono di andare avanti. Non è un conflitto fra l’Italia e l’Austria, ma semplicemente rivendichiamo il nostro diritto della libera circolazione di uomini e mezzi». (foto Ansa)