È stata la finale più giovane nella storia del concorso Pianistico della Città di Verona e ha riunito giovani under 36 provenienti da 23 nazioni. A conquistare il primo posto, domenica 8 ottobre, Ansia Dazhaeva, 20 anni ma giù un talento del pianoforte che ha convinto la giuria dominando la doppia finale: quella solistica al Teatro Filarmonico e quella in accompagnamento all’orchestra di Fondazione Arena di Verona.

Tre i finalisti, tutti provenienti dalla Russia e tutti giovanissimi; oltre a Dazhaeva, Maya Oganyan, 17 anni, e Simon Karakulidi, 26 anni. Talenti che, durante l’undicesima edizione del Concorso pianistico della Città di Verona, hanno avuto la possibilità di confrontarsi con una giuria internazionale composta dai più grandi professionisti del settore. Tra di loro i pianisti Roberto Pegoraro, direttore artistico del concorso, Radomir Melmuka (Repubblica Ceca), Edoardo Strabbioli (Italia), Leslie Howard (Australia/Uk), Oxana Shevchenko (Kazakistan) e Ingrid Fliter (Argentina). 

Oganyan, Karakulidi e Dazhaeva sul palco della finale

A partecipare al concorso erano 45 giovani talenti scelti tra gli iniziali 70 iscritti. L’ultima esibizione ha visto i tre finalisti in un concerto accompagnato dall’ensemble di professionisti dell’orchestra di Fondazione Arena. Prima a salire sul palco Maya Oganyan, che oggi vive a Venezia con la famiglia, che ha portato il Terzo concerto in do minore op. 37 di Beethoven. Dopo di lei Simon Karakulidi che ha scelto invece il Quarto concerto in sol maggiore op. 58, sempre del genio di Bonn. Ultima candidata, la vincitrice Anisa Dazhaeva, con il Primo concerto in mi minore op. 11 di Fryderyk Chopin, emblema dell’esprit romantico musicale. 

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I finalisti, da sx a dx: Anisa Dazhaeva, Maya Oganyan e Simon Karakulidi

I premi assegnati

La vincitrice si è aggiudicata 5mila euro e un contratto discografico del valore di 3mila euro con l’etichetta Fluente Records per la registrazione, pubblicazione e distribuzione di un disco in formato digitale. Dazhaeva ha ricevuto anche altri riconoscimenti speciali: il premio Radomìr Melmuka per la migliore esecuzione del concerto presentato nella prova finale con orchestra, il premio assegnato dalla giuria junior composta dagli studenti di quinta del Liceo Musicale Carlo Montanari e il premio Enrico Paganuzzi assegnato dalla giuria.

A Maya Oganyan è andato invece il premio Laura Scaratti per il miglior talento femminile del concorso, mentre a Simon Karakulidi il premio Ugo Giorgio Bademer per l’esecuzione del miglior brano romantico. Infine il premio Sonata classica Vincenzo Ferrari, per la migliore sonata presentata nella prova semifinale, è stato assegnato alla vietnamita Ho Khanh Van.

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