Dal Rapporto annuale sulla salute mentale presentato ieri al Ministero della Salute in occasione della Giornata della salute mentale, risulta che nel 2022 le persone assistite dai servizi psichiatrici in Italia sono state 776.829, con un’incidenza di 154,2 per 10mila abitanti adulti. Il Ministro Orazio Schillaci ha rilevato che con l’invecchiamento della popolazione, di questi circa i due terzi sono over 45.
La depressione è la patologia più frequente nelle donne con un’incidenza di 43,2 per 10mila abitanti, mentre per gli uomini prevalgono i disturbi schizofrenici, quelli legati da abuso di sostanze e il ritardo mentale.
Nel mondo le diagnosi di malattia mentale sono aumentate del 30%
Secondo la Società Italiana di Psichiatria le spese dirette e indirette delle malattie mentali diminuiscono l’aspettativa di vita di 10 anni ed incidono sul Pil per il 4%. Le condizioni storiche ed ambientali, come la guerra, la pandemia, le difficoltà economiche e le difficoltà sociali sono delle concause da tenere in considerazione.
Sono più di 9 milioni le prestazioni erogate nel 2022 dai servizi territoriali dall’attività infermieristica e psichiatrica alla riabilitazione e risocializzazione territoriale, fino al supporto alla famiglia. “Da subito – ha precisato Schillaci – ho posto tra le mie priorità e di tutto il ministero la promozione della salute mentale in tutte le età e in tutti i contesti, e il miglioramento della qualità dei percorsi di prevenzione, di trattamento e riabilitazione a favore delle persone con disagio psichico”.
Appena nominato il Ministro ha valuto istituire subito un Tavolo tecnico per la salute mentale che sta lavorando attraverso sottogruppi dedicati alle principali criticità, e che ha svolto fino ad oggi oltre 30 audizioni. Particolare attenzione viene prestata al ruolo che lo psicologo psicoterapeuta sarà chiamato a svolgere anche nelle équipe delle Case della comunità, in stretta collaborazione con i membri dell’équipe, dei medici di medicina generale e dei pediatri.