Contrasto alle baby gang e alla violenza dei minori grazie al decreto legge del governo che inasprisce le sanzioni sui crimini commessi da giovanissimi, dotando di nuovi strumenti legislativi anche i Questori. Se ne è discusso ieri sera alle Golosine nel corso dell’incontro pubblico ‘Sicurezza: stop baby gang, dalle parole ai fatti’, alla presenza di un centinaio di persone tra sindaci, vicesindaci, amministratori locali, imprenditori e diversi cittadini.
Strumenti contro le baby gang
L’eurodeputato leghista Paolo Borchia, promotore e relatore dell’incontro, ha ribadito: “ mai più episodi come quelli del 2 giugno del 2022 sul Lago di Garda grazie alla stretta decisa sulle baby gang!” Ed ha illustrato i provvedimenti adottati in materia dal governo: “ammonizione dei ragazzi dai 12 ai 14 anni, sanzioni più dure per chi non va a scuola e per i genitori – fino a oggi la punizione era ridicola, appena 30 euro -; lavori socialmente utili per riparare subito il danno compiuto oppure un processo senza sconti; Daspo, ovvero il divieto per il ragazzo di frequentare determinati luoghi.
La Lega e il governo, con il supporto delle questure, cercano con proposte concrete di combattere quello che è uno tra i fenomeni più seri legati alla sicurezza in molte città come Verona e Padova, e che in questi anni è diventato sempre più grave perché colpisce la cittadinanza e colpisce i territori”.
“Con l’incontro di ieri sera – sottolinea Borchia- abbiamo illustrato, insieme ad Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia, e a Roberto Massucci, questore di Verona, quelli che sono i rimedi più concreti che a livello legislativo si prefiggono di contrastare la violenza giovanile, e metterli a disposizione degli amministratori e della cittadinanza. Importante, infatti, la presenza di tanti sindaci in sala per delineare una sinergia comune.
È chiaro che servono soluzioni sul breve periodo che sono quelle che la gente ci chiede, ma serve anche tanta prevenzione. Un pacchetto di misure – ha concluso l’eurodeputato veronese- che non devono rincorrere il flusso di cronaca o quelli che sono i singoli episodi, serve un qualcosa di più strutturale. Il decreto Caivano va esattamente in questa direzione”.
Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, ha osservato: “ai nostri giovani va spiegato che non esistono solo diritti, ma anche e soprattutto doveri. Nei confronti degli altri come pure di loro stessi. Ringrazio l’eurodeputato Paolo Borchia e il questore di Verona Roberto Massucci, con cui abbiamo discusso delle novità introdotte dal governo per il contrasto della criminalità minorile. Voglio ripeterlo: il famoso decreto Caivano potrebbe chiamarsi anche decreto Verona. Sia perché anche qui si sono registrati gravi episodi criminali. Sia perché i nuovi strumenti di legge sono stati istituiti anche grazie alle sollecitazioni provenienti proprio da questo territorio e dallo stesso questore”.