(di Stefano Tenedini) Cariverona, dopo le voci e gli annunci, ecco la conferma. La Fondazione si appresta a diventare una concreta presenza istituzionale nel panorama editoriale del Veneto, entrando in NEM e avanzando un’offerta anche per una quota di Athesis. Uno scenario che L’Adige aveva anticipato esattamente in questi termini solo dieci giorni fa (l’articolo è a questo link), con un ingresso nel nuovo assetto dell’editoria veneta che vale come presidio del territorio e dei suoi nuovi equilibri forse anche più che non come puro investimento.

La presenza istituzionale di Cariverona, un investimento che pesa

Questi i contenuti della comunicazione della Fondazione Cariverona, che nel tardo pomeriggio ha annunciato di aver sottoscritto, in sede di aumento, quote del capitale di Nem, assumendovi, come dichiarato qualche giorno fa, una partecipazione di minoranza pari allo 0,9%. Sempre in esecuzione di una delibera del consiglio d’amministrazione presieduto da Alessandro Mazzucco, precisa la nota, Fondazione Cariverona ha presentato anche un’offerta irrevocabile di acquisto per la quota azionaria di minoranza pari all’1% di Athesis, posta recentemente in vendita.

Ai fini del perfezionamento dell’acquisizione la Fondazione attenderà ora il termine fissato per l’eventuale esercizio dei diritti di prelazione degli altri soci. Come già sottolineato in una comunicazione precedente, le opportunità di investimento nel settore editoriale cui fa riferimento la nota “sono state oggetto di valutazione da parte di Cariverona in ragione delle sfide pressanti che l’economia locale sta affrontando anche nel campo dell’informazione, particolarmente rilevante sul piano civile”.

“L’intervento concretizza quindi, nelle misure proprie di una Fondazione di origine bancaria, un’attenzione per gli impegni assunti sia da NEM che da Athesis a tutela e consolidamento dell’editoria giornalistica nel Nordest, in una fase di grande trasformazione del settore caratterizzata da dinamiche di riassetto, consolidamento e transizione digitale”.

I sei quotidiani di Veneto e Friuli Venezia Giulia che NEM ha acquistato da GEDI
I sei quotidiani di Veneto e Friuli Venezia Giulia che NEM ha acquistato da GEDI

“Quello della crescita strategica dei gruppi d’impresa, anche attraverso acquisizioni e aggregazioni, è un ambito in cui Fondazione Cariverona vanta un impegno consolidato e proprie esperienze maturate. Si conferma dunque il sostegno dello sviluppo dei propri territori anche tramite l’affiancamento di iniziative locali d’impresa attentamente valutate e con la promozione del lavoro qualificato, dell’innovazione tecnologica e di una cultura civile diffusa”, conclude la Fondazione.

Intanto in Friuli si fanno avanti CR TRieste, Confindustria Udine e Ance

Nem (Nord Est Multimedia) è la SpA creata appositamente per ridisegnare il panorama editoriale del Nord Est da Finint, società finanziaria che fa capo a Enrico Marchi, presidente anche del Gruppo SAVE e quindi azionista di riferimento del Catullo e di Montichiari. E qui il cerchio “veronese” si potrebbe chiudere, perché con la scelta di cedere la quota del 3% detenuta nella Società Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca SpA, la Fondazione potrebbe disporre della liquidità necessaria proprio per acquistare il gettone di presenza nella stessa NEM, o in Athesis, o entrambe.

In attesa di ulteriori chiarimenti sul valore da attribuire a tutte le quote in gioco in questa partita, per Cariverona il riorientamento degli asset potrebbe risolversi in un buon affare già così. “Scaricando” una partecipazione a detta di molti ormai bloccata e ininfluente (quella nel Catullo), potrebbe infatti liberare risorse per un passo avanti in un mondo in cui “esserci” può valere perfino più di “avere”.

Enrico Marchi, presidente di SAVE e di Finint
Enrico Marchi, presidente di SAVE e di Finint
Alessandro Mazzucco, presidente di Fondazione Cariverona
Alessandro Mazzucco (Fondazione Cariverona)

Anche il gruppo guidato da Enrico Marchi ha segnato diversi punti a favore: da Cariverona SAVE acquista una quota nel Catullo che la avvicina alla maggioranza assoluta, mentre NEM fa entrare la Fondazione creando un’alleanza un partner di rilevanza istituzionale, che potrebbe servire a promuovere ulteriori accordi editoriali locali e non solo, magari guardando al Trentino Alto Adige. E a livello cassa come recupera così almeno in parte quanto spenderà per la quota di Cariverona nel Catullo.

Da aggiungere che l’effetto “carro del vincitore” si rafforza di ora in ora: non solo anche Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste entrerà nel capitale sociale di NEM, come annunciato dal presidente Massimo Paniccia, ma alla nuova cordata editoriale del Nord Est si sono appena aggiunti a Udine due azionisti di peso come Confindustria e Ance, l’Associazione dei costruttori edili. Insomma, il passaggio dei sei quotidiani di Veneto e Friuli Venezia Giulia dal Gruppo Gedi a NEM potrebbe essere solo l’inizio.