Si conclude oggi l’undicesimo congresso nazionale della Società Italiana di Farmacia Clinica e Terapia, in programma alla Camera di Commercio, evento che mette a confronto i massimi esperti del settore sul ruolo sempre più attivo e centrale del farmacista e della farmacia clinica nell’evoluzione delle cure, non solo ospedaliere.

“Affrontare temi propri del farmacista del servizio sanitario nazionale, sia in ospedale che sul territorio, dove l’intervento professionale va al di là del ruolo gestionale dei nostri servizi e diventa squisitamente clinico è la mission di SIFaCT” spiega la presidente, Francesca Venturini. “Il momento storico per adottare questo approccio è favorevole: dopo aver attivato progettualità formative e di ricerca seguendo questa visione, è il momento di fare un bilancio e di dare uno sguardo al futuro di una professione sempre più centrale nella cura del paziente”.

laboratorio hospital

“Abbiamo voluto approfondire con i comitati scientifici le attività di farmacia clinica in specifici ambiti terapeutici” aggiunge Giulia Dusi, presidente del congresso, entrando nel vivo della tre giorni veronese. “Riteniamo che è attraverso una formazione specialistica in specifiche patologie che il farmacista riuscirà a sistematizzare la sua attività clinica. Le sessioni plenarie daranno quindi spazio alle aree terapeutiche, mentre nelle sessioni parallele verranno approfonditi gli strumenti necessari per praticare la farmacia clinica, come la riconciliazione farmacologica, il counselling al paziente, la consulenza al clinico.”

Farmacia clinica, un contest per ottimizzare la formazione

Innovazione di quest’anno è il “Primo contest nazionale in farmacia clinica” fra scuole di specializzazione in farmacia ospedaliera (SSFO)”. “Si tratta di una competizione fra team di specializzandi mutuata da esperienze già presenti nel mondo anglosassone” spiega Daniele Mengato, Presidente del Comitato Scientifico SIFaCT ed ideatore dell’iniziativa.

“Abbiamo organizzato una sorta di torneo dove quattro squadre di specializzandi, precedentemente selezionate, dovranno risolvere casi clinici ottimizzando le terapie farmacologiche di pazienti complessi. Esperienza” conclude Mengato che contiamo di rendere permanente”.