(rfg) Verona migliora sul versante ambientale, ma non abbastanza. Anzi. Il Rapporto ecosistema urbano 2023 registra come, nonostante una salita di 13 posizioni rispetto all’anno precedente nella classifica ambientale, la situazione ecologica di Verona rimanga stagnante. Questa è la conclusione del rapporto Ecosistema Urbano redatto da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, un documento che da tre decenni monitora l’andamento ambientale delle città italiane.
Il rapporto esamina 19 parametri distinti, suddivisi in macrosettori, per valutare le prestazioni di ciascuna città. La mobilità rappresenta il 25% dell’indice complessivo, seguita da aria (23%), rifiuti (20%), ambiente urbano (15%), acqua (12%) ed energia (5%). Verona, nel dossier del 2023, raggiunge un punteggio del 50,63%, portandosi dal 83° al 70° posto nella classifica. Tuttavia, questa ascesa è principalmente dovuta alle oscillazioni nelle posizioni delle altre città, piuttosto che a miglioramenti significativi nella situazione ambientale di Verona.
Rapporto ecosistema, peggiora la qualità dell’aria
I dati mostrano un peggioramento della qualità dell’aria, soprattutto per quanto riguarda il superamento dei livelli di Ozono. Il numero di giorni in cui i livelli di Ozono superano la soglia di guardia è aumentato da 53 a 101 rispetto all’anno precedente. Anche se il numero di incidenti stradali è diminuito del 5%, c’è stato un leggero aumento nel numero di viaggi in auto per abitante, passando da 63 a 66 auto ogni 100 abitanti.
Una delle sfide principali per Verona è la gestione dei rifiuti. Nonostante un modesto aumento nella raccolta differenziata, la città ha perso 6 posizioni nella classifica nazionale e si trova ben lontana dagli obiettivi regionali del 2030 (84% di raccolta differenziata), in forte ritardo rispetto agli obiettivi di legge del 2012 (65%).
Il rapporto sottolinea la necessità di scelte innovative da parte dell’amministrazione cittadina. Il nuovo Piano di Assetto del Territorio sarà cruciale per le decisioni di pianificazione della città nel prossimo decennio. Questo piano dovrebbe includere misure per azzerare il consumo di suolo, aumentare e proteggere le aree verdi e i parchi urbani, espandere le zone a traffico limitato e migliorare le piste ciclabili, seguendo l’approccio delle “città dei 15 minuti” che favorisce una pianificazione a misura d’uomo.
Rapporto ecosistema urbano 2023: le prime della classifica
A livello nazionale, la classifica del 2023 vede Trento in testa per le prestazioni ambientali, seguita da Mantova e Pordenone. Le grandi città come Milano, Torino, Bologna e Roma lottano contro problemi come l’inquinamento dell’aria, il traffico e i sistemi di trasporto pubblico inefficaci.
Legambiente sottolinea l’importanza di una strategia urbana nazionale, interventi innovativi e risorse adeguate per accelerare questa rivoluzione urbana. La raccolta differenziata porta a porta è vista come una soluzione fondamentale per migliorare la situazione attuale.
Il rapporto evidenzia i progressi modesti di Verona ma sottolinea anche l’urgenza di azioni a lungo termine per affrontare le sfide ambientali e creare una Verona più sostenibile per le generazioni future.