Ieri c’è stato un altro incontro per discutere dei disservizi del trasporto pubblico veronese tra il Comune di Verona e i sindacati. La riunione è avvenuta presso la sala consiliare Nicola Pasetto, al fine di trovare una soluzione definitiva al problema. Presenti l’assessore al Bilancio Michele Bertucco e quella alla Mobilità Tommaso Ferrari. Dall’altra parte del tavolo le organizzazioni sindacali: Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa Cisal.

Trasporto pubblico. I sindacati incontrano Bertucco e Tommasi

Il Comune è proprietario di Atv insieme alla Provincia e Ferrovie nord Milano e si è detto disponibile a mediare tra i sindacati e l’altra parte della società, per trovare una soluzione accettabile da tutti, valutando anche degli investimenti mirati al rinnovo del contratto integrativo con il conseguente aumento del salario per i lavoratori del comparto trasporto pubblico locale.

Trasporto pubblico. I sindacati incontrano Bertucco e Tommasi


Gli assessori hanno chiesto ai sindacati se siano disposti ad aprire un nuovo confronto con Atv al fine di poter auspicare la chiusura delle trattative sul rinnovo del contratto integrativo.

« Noi di Ugl – ha dichiarato Salvatore Calabrò appena terminato l’incontro – siano fermamente convinti che un sostanziale miglioramento delle condizioni lavorative e di un salario equiparato alla professionalità, sia la strada giusta, perché i salari degli autoferrotranvieri sono fermi e non adeguati all’innalzamento dei costi della vita. Inoltre -continua Calabrò – dobbiamo cercare di rendere il settore più attrattivo in modo da implementare l’organico e cercare di fare fronte alla mancanza di personale di guida». 

Trasporto pubblico. I sindacati incontrano Bertucco e Tommasi

«Anche la giurisprudenza si è espressa sugli aumenti salariali. Una delle ultime sentenze della Cassazione, la 27711, ha imposto ad un’azienda di aumentare lo stipendio ai propri dipendenti anche se questi fossero già remunerati da accordi dettati dalla contrattazione nazionale. Infatti la Cassazione si esprime traendo il concetto espresso dall‘art. 36 della Costituzione che garantisce una retribuzione proporzionata alla qualità e alla quantità del lavoro prestato e comunque sufficiente ad assicurare al lavoratore e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa), deve valutare la rispondenza del salario al precetto di cui sopra e nel compiere questa analisi può anche discostarsi dai minimi retributivi previsti dalla contrattazione collettiva senza che questo comporti alcuna violazione della libertà sindacale.
Auspichiamo – ha concluso il sindacalista dell’Ugl- l’apertura di una nuova trattativa che possa portare ad un rinnovo equo per tutto il personale di ATV».