Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha presentato ieri i risultati dell’Edizione 2023 del Programma nazionale esiti (Pne). Il Direttore generale, Domenico Mantoan, che ha guidato per diversi anni l’apparato del servizio regionale del Veneto, ha voluto sottolineare anche la necessità di fare una classifica a fra gli ospedali in base alla performance rilevate su tutta una serie di requisiti esaminati.

Per il secondo anno consecutivo le migliori strutture sanitarie in Italia risultano l’Irccs Humanitas di Rozzano e l’Azienda ospedaliera delle Marche di Ancona. Al terzo posto l’Humanitas Gavazzeni di Bergamo e al quarto l’Humanitas Mater domini di Castellanza, Varese.

La classifica degli ospedali italiani. Verona non brilla

All’opposto ci sono 8 ospedali, sia al Nord che al Sud, considerati insufficienti.  436 strutture sanitarie non sono state classificabili perché non è stato possibile valutare in quanto hanno un’attività troppo bassa. 

Tra i 195 indicatori: l’assistenza, l’esito, il processo e il volume dell’ospedalizzazione; l’assistenza territoriale, l’’ospedalizzazione evitabile; gli esiti a lungo termine; gli accessi impropri al Pronto Soccorso; la sperimentazione; gli interventi per tumore maligno della mammella.

Purtroppo bisogna rilevare che dai risultati di questa analisi dell’Agenas la sanità veronese non brilla. 

Nelle diverse specialità mediche e chirurgiche esaminate, ad esempio negli interventi di Bypass aorto-coronarico fra le strutture venete entrate in classifica c’è solo l’Ospedale di Treviso.

La classifica degli ospedali italiani. Verona non brilla

Ospedali veronesi. Solo Peschiera e Borgo Trento

Di quelle veronesi entra nella classifica delle eccellenze per ben tre volte l’Ospedale Pederzoli di Peschiera con la Chirurgia Osteomuscolare, con la Chirurgia per la frattura del collo del femore per eseguire l’intervento entro 48 ore dall’acceso e con la Chirurgia Oncologica. E l’Ospedale di Borgo Trento entra in classifica per uno dei migliori indici di mortalità a 30 giorni dall’intervento di bypass coronarico. Per quel che riguarda la terapia del sistema cardiocircolatorio degli ospedali veneti compaiono Treviso, Mestre e Vicenza