Mancano i medi in Italia. Ma ce ne sono più della media. Questo risulta dai dati Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sulla condizione sanitaria nei 38 paesi che vi aderiscono.
L’Italia non brilla. Ma questa non è una novità. I numeri ci danno più che altro delle conferme. Sappiamo bene che mancano gli infermieri. Ed il dato è confermato dall’Ocse che rileva che nel nostro paese ce ne sono 6,2 per 1000 abitanti al di sottodella media di 9,2. E questo incide negativamente sull’organizzazione del servizio sanitario.
Ed è anche noto che il numero di posti letto ospedalieri è insufficiente: 3,1 per 1.000 abitanti, quando la media Ocse è di 4,3, quella tedesca è di 7,8 e quella francese di 5,7.
Entrambi gli indicatori, quello del personale infermieristico e quello dei posti letto che depongono per una cattiva organizzazione del sistema.
L’unico dato in controtendenza con quanto viene sperimentato ogni giorno nel nostro paese è il numero dei medici. Ne abbiamo 4,1 medici ogni 1.000 abitanti, più della media Ocse che è di 3,7. Stando a questo dato non è vero che in Italia mancano i medici. Eppure non ce ne sono abbastanza. Nè negli ospedali né sul territorio. Dove sta allora il problema? Perché mancano i medici se ne abbiamo più della media degli altri paesi dove invece non mancano?
Vorrebbe forse dire che i nostri medici italiani non lavorano abbastanza in confronto con i loro colleghi degli altri stati? No, perché uno dei problemi principali che emergono nel quotidiano è proprio il sovraccarico di lavoro cui sono sottoposti nelle strutture sanitarie.
Se per gli indicatori Ocse i medici ci sono, qualcosa non funziona
E’ allora evidente che la risposta è solo una: è una questione di organizzazione. Evidentemente in Italia l’organizzazione sanitaria è strutturata in un modo tale da richiedere più medici di quanto sarebbe necessario. Oppure è l’organizzazione sanitaria che non funziona, è inefficiente e per funzionare ha bisogno di più medici di quanto sarebbe necessario.
Questa discrepanza, peraltro già nota, confermata dall’Ocse, è una spia importante della disfunzione dell’intero sistema sanitario che forse finora è stata sottovalutata. Ed è qui che il Ministro della Salute dovrebbe e lavorare ed essere in grado di dare una risposta precisa sul paradosso che mentre abbiamo più medici della media di altri 38 paesi, da noi mancano.