(di Massimo Dalto) Il Dirigente dell’area tecnica Arch. Faustini in collaborazione con la dott.ssa Marocchio (Ufficio Ecologia) hanno aggiornato nell’ultimo consiglio comunale di martedì scorso, i consiglieri e cittadini di Caluri presenti in sala, del progetto presentato in Regione Veneto dall’azienda bresciana Tecnoinerti di Polpenazze sul Garda, la quale ha avanzato la richiesta di apertura di un nuovo impianto per la messa a dimora permanente di rifiuti pericolosi contenenti amianto nella frazione di Caluri.
“La procedura di valutazione che ci è pervenuta dalla Regione – commenta l’arch. Faustini – è molto complessa ed articolata. Il P.A.U.R. (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) infatti è un procedimento che viene avviato nel caso di progetti che devono essere sottoposti a valutazione di impatto ambientale di competenza regionale ed è finalizzato al rilascio di tutti i titoli abilitativi necessari alla realizzazione e all’esercizio del progetto, richiesti dal proponente.”
Le attività da verificare in questo caso sono tantissime e riguardano molte discipline.
“Abbiamo notato – continua Faustini – che la richiesta pervenuta dalla Regione Veneto presenta qualche errore ed ha carenza documentale, inoltre abbiamo estrema necessità di essere coadiuvati da professionisti tecnico giuridici perché la pratica prevede svariate sfaccettature.”
Elisa Marocchio (Ufficio Ecologia): “La richiesta pervenuta prevede la messa a dimora di 820 mila mq di amianto, circa 500 tonnellate al giorno con possibilità di alzarsi dal piano campagna fino a 17 metri”
Il sito individuato nella frazione di Caluri avrà un impatto tale da interessare, oltre a Villafranca, anche i comuni limitrofi come Povegliano Veronese, Castel d’Azzano, Mozzecane, Sommacampagna oltre allo stesso Terzo Stormo dell’Aeronautica Militare.
Caluri ha già sofferto in passato per la presenza di discariche, una delle quali è stata anche bonificata perché al suo interno erano stati conferiti rifiuti non conformi.
Il Sindaco Roberto Dall’Oca, intervenuto nella discussione, ha sottolineato come il Comune si sia adoperato dal primo giorno per rispondere alla lettera protocollata dalla Regione. “La difesa del territorio, delle famiglie e dei nostri figli è la nostra priorità. Qui non si perde un attimo per agire. Abbiamo già fissato l’incontro in Regione con chi ha istituito la pratica, a Roma con Enac; sarà la battaglia di un territorio, nessun colore o partito politico sulla salute di Villafranca.”
Mario Faccioli: “La questione ambientale è stata una attività incessante dalla mia storia politica fino ad oggi, ho sempre difeso il mio territorio, il tema oggi è delicatissimo, anche la Comunità europea già dal 2013 ha dichiarato lo stop alle discariche sottolineando che l’amianto non va più messo nelle buche.”
Matteo Melotti: “Caluri è un territorio fortemente ferito e di una fragilità enorme perché è ricarica degli acquiferi; la battaglia è difficile ma non possiamo dividerci, dobbiamo tutelare Caluri e la falda di Caluri e siamo a disposizione a qualsiasi percorso purché si vada uniti nella tutela dell’ambiente.”
Luca Turrina: “L’attenzione da parte nostra è altissima perché non vorrei mai che Caluri provasse quello che ha subito Quaderni.”
Lucio Cordioli: “Forza Italia aveva tre parole nel suo programma: ospedale, ambiente e sicurezza. Sulla salute non si scherza, useremo tutte le vie possibili per bloccare questa richiesta, dalle competenze tecniche, legali, ambientali fino alle strade della politica.”
Martedì prossimo il Comune invierà in Regione la relazione dei tecnici comunali. La battaglia è appena iniziata ma la cervice dei villafranchesi è dura e solo uniti si vincerà.