Domenica mattina torno alle 9.00 un grosso ramo di uno dei cedri che sorgono nei giardini di piazza Bra è caduto sopra una panchina dove stata seduto un giovane di 30 anni che è stato colpito alla testa ed ha rimportato lievi ferite ed un sospetto trauma cranico. L’uomo è stato trasportato per accertamenti all’ospedale di Borgo Trento.
La caduta del ramo ha danneggiato anche un lampione sottostante l’albero. In quel momento erano presenti gli agenti della Polizia Locale per la commemorazione della strage dei militari italiani avvenuta a Nassirya 20 anni fa.
I Vigili del Fuoco prontamente intervenuti hanno tagliato i rami pericolanti e sono in corso accertamenti da parte dell’Amia, che ha in gestione i giardini e il verde pubblico su una sua riequilibrata, necessaria dopo il taglio di alcuni rami, o sulla eventuale necessità di abbattere l’albero. Un’ipotesi da evitare dato che si tratta di una pianta secolare di rara bellezza e apparentemente sana. Non è detto infatti che il cedro deva essere condannato a morte solo perché un ramo si è distaccato dal tronco.
Per un ramo caduto non si abbatte un albero
Certamente i tecnici dell’aria lavoreranno con scrupolo, ma non possiamo dimenticare che nei mesi successivi al nubifragio avvenuto in città il 24 agosto del 2020, in nome della sicurezza e su indicazione di appositi periti, sono stati abbattuti molti alberi, anche se molto probabilmente sarebbe bastato sfrondarne le chiome per evitare che in caso di forti venti, facendo resistenza, dei rami possano cadere. Il cedro di piazza Bra fa parte del nostro panorama urbano. I veronesi gli si sono affezionati. Bisogna fare di tutto per salvarlo. Non deve fare la fine della stella.