Un altro ristorante nel veronese si aggiudica la stella Michelin: è “Nin” di Brenzone sul Garda con lo chef Terry Giacomello. Verona vola così a quota sette ristoranti stellati tra i quali brilla anche Casa Perbellini 12 Apostoli, recentemente trasferita nella nuova sede.
Nin, che in friulano significa bambino, porta una cucina tecnica e futuristica, basata su prodotti tipici e preparazioni tradizionali riletti in chiave innovativa. «Ha preso spunto dai suoi viaggi in giro per il mondo per comporre il menu NIN, per poi tornare idealmente in Italia con l’altro percorso denominato Classici», si legge nella motivazione che ha portato a premiare la new entry veronese.
«La sua cucina è un mix di tecnica moderna e reminiscenze classiche, creatività e innovazione. La sala al primo piano si affaccia sul lago di Garda, ma solo pochi fortunati hanno il privilegio di avere un tavolo con vista: meglio prenotare con anticipo».
A fare breccia sugli ispettori il salmerino di lago con gazpacho di avocado, succo di oliva e olio alle bucce di mandarino bruciato, piatto in cui acidità e dolcezza sono perfettamente equilibrate grazie anche alle note profumate del mandarino.
I ristoranti veronesi nella guida Michelin
Quest’anno, quindi, i ristoranti stellati veronesi sono sette: sei con una stella e uno con due. Quest’ultimo è «Casa Perbellini 12 Apostoli» con lo chef Giancarlo Perbellini, grande riconferma dell’edizione 2023. A sfoggiare una stella anche «Famiglia Rana», il ristorante di Oppeano entrato a fare parte del cielo dell’alta cucina lo scorso anno e guidato dallo chef partenopeo Giuseppe D’Aquino, «Oseleta», a Cavaion Veronese, con lo chef Marco Marras, «Vecchia Malcesine» a Malcesine, del patron Leandro Luppi, «Amistà» a Corrubbio di Negarine con lo chef Mattia Bianchi, e «Il Desco» dello chef Matteo Rizzo.