Secondo appuntamento con la rassegna “Il Grande Teatro”: Dopo “Il caso Kaufmann” che ha inaugurato la rassegna, il Grande Teatro prosegue con “La coscienza di Zeno” in scena al Nuovo da martedì 21 novembre con la regia di Paolo Valerio che firma anche l’adattamento del romanzo a quattro mani con Monica Codena. Protagonista, nel ruolo di Zeno Cosini, Alessandro Haber.

Completano il cast Francesco Migliaccio (Giovanni), Ester Galazzi (Maria/signora Malfenti), Alberto Onofrietti (Zeno giovane), Riccardo Maranzana (Coprosich/Copler), Meredith Airò Farulla (Augusta), Valentina Violo (Alberta/Carla), Chiara Pellegrin (Ada), Emanuele Fortunati (Guido), Caterina Benevoli (Carmen) e Giovanni Schiavo (il suggeritore). In programma da martedì fino a a sabato 25 novembre alle 20.45 e chiusura domenica 26 alle 16. La stagione è organizzata dal Comune di Verona e dal Teatro Stabile di Verona – Centro di Produzione Teatrale.

Tra teatro e vita vera: Zeno Cosini, un abulico che non sa partecipare

Dopo il debutto lo scorso 3 ottobre al Rossetti di Trieste dove è rimasto in scena per sei giorni, “La coscienza di Zeno” ha intrapreso una lunga tournée facendo sempre registrare il tutto esaurito, apprezzato anche dalla critica. La produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e di Goldenart Production celebra i cento anni del romanzo di Italo Svevo, pubblicato nel 1923, si avvale delle scene e dei costumi di Marta Crisolini Malatesta, delle luci di Gigi Saccomandi, delle musiche di Oragravity, dei video di Alessandro Papa e dei movimenti di scena di Monica Codena.

Teatro. Zeno Cosini per smettere di fumare ricorre alla psicanalisi, ma è privo di una vera personalità
Zeno Cosini per smettere di fumare ricorre alla psicanalisi, ma è privo di una vera personalità
Teatro. Un personaggio che "barcolla in una condizione umana che appare destinata all’autodistruzione"
Un personaggio che “barcolla in una condizione umana che appare destinata all’autodistruzione”

Lo spettacolo ripercorre gli episodi salienti della vita di Zeno Cosini che per smettere di fumare ricorre alla psicanalisi. Alla base di tutti gli avvenimenti (dalla penosa fine del padre al suicidio dell’amico Guido, dal matrimonio con una donna che non gli piaceva alla relazione con Carla Gerco) c’è la personalità abulica di Zeno, incapace di vera partecipazione attiva alla vita e simbolo dell’inguaribile malattia esistenziale dell’uomo moderno.

“La coscienza di Zeno” ha sempre avuto come protagonisti, nelle trasposizioni teatrali e in quelle televisive, grandi attori: da Renzo Montagnani a Giulio Bosetti, da Alberto Lionello a Johnny Dorelli. Alessandro Haber – con il suo potente carisma e un personale istinto scenico – coniuga ironia e profondità dà al personaggio di Zeno sfumature speciali. Un’interpretazione intensa, è stato detto, che ha visto Haber ben interpretare lo smarrimento dell’uomo di fronte all’ignoto e al profondo mistero dell’universo, barcollante davanti alla profezia di una condizione umana destinata all’autodistruzione.

Il regista Paolo Valerio: Zeno racconta di noi e della nostra fragilità

“Come scriveva Giorgio Strehler, La coscienza di Zeno”, spiega Paolo Valerio, “è una pietra nel cuore di tutti i triestini. Per me è stata una sfida molto particolare. Ho affrontato questo lavoro privilegiando la narrazione di Svevo e racchiudendovi alcune pagine che trovo straordinarie, indimenticabili, costruendo un altro Zeno accanto all’io narrante. Quindi Zeno si racconta e rivive attraverso il corpo di un altro attore. Zeno ci rivela l’inciampo, l’umanità”.

“Anche il personaggio di Haber s’intreccia a questa inettitudine, e talvolta l’uomo si sovrappone all’attore per sottolineare l’originalità della vita. Zeno ci appartiene, racconta di noi, della nostra fragilità, della nostra ingannevole coscienza, della voce che ci parla e che nessuno sente e che ci suggerisce la vita”, conclude Valerio. “Attraverso l’occhio scrutatore dello psicanalista dottor S ho cercato di restituire la dimensione surreale, ironica e talvolta bugiarda di Zeno, immersa nell’atmosfera della sua Trieste e degli straordinari personaggi che la vivono”.

I biglietti sono in vendita al Teatro Nuovo, a Box Office e online su www.boxofficelive.it e www.boxol.it/boxofficelive. I prezzi dei biglietti sono di 26 euro per la platea, di 23 per la balconata, 15 per la prima galleria e 10 euro per la seconda galleria. Inoltre giovedì 23, nel Piccolo Teatro di Giulietta del Nuovo alle 18, gli attori incontrano il pubblico: l’ingresso è libero.

Alessandro Haber coniuga ironia e profondità e interpreta in di Zeno Cosini lo smarrimento dell’uomo di fronte all’ignoto