Nella lotta contro la violenza sulle donne, ogni voce, ogni riflessione, diventa un tassello prezioso per comprendere e contrastare un male che, troppo spesso, si riflette sui più indifesi: i bambini.
L’Associazione “Donne Insieme” di Villafranca, in sintonia con gli assessorati alle Politiche Sociali e alla Famiglia, e alle Pari Opportunità e Cultura, si pone l’arduo compito di illuminare una realtà spesso nascosta ma profondamente distruttiva: l’impatto della violenza domestica sui figli.
Nel contesto familiare, i bambini diventano testimoni impotenti di un’aggressività che colpisce la madre o i fratelli, un’oscura forma di violenza che, seppur silenziosa, produce ferite profonde nell’animo dei più giovani. Questo vissuto non solo compromette lo sviluppo delle loro facoltà emotive, cognitive e relazionali, ma si traduce in un groviglio di emozioni negative: dalla paura al dolore, dalla colpa all’impotenza, generando un feroce sentimento di rabbia.
I danni si manifestano in svariati modi, dal disturbo post-traumatico da stress alle difficoltà di apprendimento, dalla trasmissione disfunzionale di modelli comportamentali all’intergenerazionale perpetuazione della violenza.
L’Associazione “Donne Insieme” ha intrapreso un percorso importante coinvolgendo attivamente gli studenti delle scuole superiori, offrendo loro spazi di riflessione e dialogo. Attraverso diverse prospettive psico-pedagogiche, legislative e artistiche, gli studenti del Liceo delle Scienze Umane Enrico Medi, dell’Istituto Economico, Giuridico, Aziendale Ettore Bolisani e del Liceo Artistico Carlo Anti hanno esplorato questo tema complesso.
In un incontro che si terrà il prossimo giovedì 23 novembre alle ore 10:30 presso il Teatro Alida Ferrarini di Villafranca, sarà possibile approfondire questo tema delicato. Esperti come Cristian Bendinelli, assistente sociale presso i servizi sociali del comune, e Gimmy Garbujo, responsabile dell’associazione “Dimore per l’accoglienza“, saranno presenti per illustrare i percorsi di aiuto offerti alle famiglie e per condividere esperienze significative.
La “casa famiglia” assume un ruolo di estrema importanza come luogo di cura, non per sostituire la famiglia d’origine, ma per offrire la possibilità di ridefinire il proprio percorso, rendendo possibile una riparazione che possa aprire nuove strade per un futuro migliore e privo di violenza.
Il lavoro dei ragazzi, frutto di riflessioni profonde e sforzi concreti, rappresenta una risorsa inestimabile per gli adulti. È un invito aperto a genitori e a tutti coloro che desiderano ascoltare e comprendere il punto di vista delle nuove generazioni.
Amabilia Cordioli, presidente dell’Associazione “Donne Insieme”, sottolinea l’importanza dell’evento e l’invito rivolto non solo ai genitori, ma a tutti coloro che desiderano essere parte attiva di questa ricerca di consapevolezza.
La violenza sulle donne e i suoi impatti sui bambini richiedono uno sforzo collettivo per essere compresi, affrontati e, soprattutto, prevenuti. L’incontro del 23 novembre rappresenta un passo avanti verso la consapevolezza e l’azione, un passo che speriamo possa gettare le basi per un futuro in cui ogni bambino cresca in un ambiente di amore, rispetto e sicurezza.