I chirurghi dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova dell’Uoc dei trapianti di rene e di pancreas hanno eseguito un intervento che potrebbe cambiare il destino di molte persone affette da diabete di tipo 1, noto anche come ‘giovanile’ o ‘insulino privo’. Sono riusciti a trapiantare per la prima volta le ‘insulae’ pancreatiche o isole di Langerhans, ovvero quelle con le cellule che producono insulina, in un paziente di 52 anni con diabete di tipo 1.
Il trapianto è stato preceduto dall’isolamento delle cellule pancreatiche sane presso il Centro per la terapia cellulare del diabete dell’Azienda. L’intervento è perfettamente riuscito e il paziente, che prima poteva vivere solo assumendo insulina, ora non ne avrà più bisogno non rischierà più le complicanze tipiche del diabete di tipo 1.
Visto il successo l’ambulatorio multidisciplinare che lo ha seguito ha già ricevuto il contatto di 180 pazienti diabetici, con età media di 42 anni. Di queste 5 sono già state inserite in lista d’attesa per il trapianto.
La Regione ha investito 2 milioni di euro per il progetto per la terapia cellulare del diabete dell’Aou di Padova. Ora, visto il buon risultato, al Centro stanno studiando di eseguire il medesimo intervento sui bambini. Il presidente del Veneto Luca Zaia si è complimentato con il team padovano.
La possibilità di trapiantare le isole pancreatiche che producono l’insulina, ormone indispensabile per la vita, nel pancreas incapaci di produrla apre una nuova frontiera nella terapia del diabete di tipo 1, una malattia che si prolunga per tutta la vita e che rende il paziente dipendente dall’introduzione quotidiana dell’ormone con un’iniezione.