L’attacco subito da Pro Vita da parte di alcune persone che sabato scorso erano in piazza a manifestare contro la violenza è stato descritto come “surreale” dal deputato di Fratelli d’Italia, Maddalena Morgante. Questo episodio solleva una serie di interrogativi sulla coerenza e l’efficacia delle manifestazioni che dovrebbero essere pacifiche e orientate verso la promozione dei valori democratici.
La dichiarazione di Morgante evidenzia la contraddizione di coloro che, pur partecipando a una manifestazione contro la violenza, si rendono protagonisti di atti violenti o esprimono supporto a organizzazioni controversie come Hamas. “È inaccettabile stare in piazza e poi compiere atti di violenza o inneggiare a favore di Hamas fingendo di dimenticare la sua inaudita violenza, gli stupri e i diritti negati alle donne” commenta Morgante.
La condanna da parte del deputato coinvolge anche i leader dell’opposizione: “Schlein e Landini – che hanno scelto di essere presenti alla manifestazione – condannino quanto accaduto perché quella piazza non meritava di essere macchiata e strumentalizzata e sono chiamati a dissociarsi dai comportamenti violenti e dall’apologia di Hamas”.
La critica di Morgante mette in discussione l’efficacia di una resistenza che dovrebbe essere pacifista, tollerante e democratica, ma che sembra cedere alla tentazione della violenza e della propaganda a favore di organizzazioni con un presente controverso. La domanda retorica di Morgante sottolinea il dubbio sulla coerenza di un movimento che dovrebbe lottare per i diritti e la sicurezza, ma finisce per essere infiltrato da posizioni estremiste.