Il tessuto urbano è come un organismo vivente: va monitorato, compreso e curato. È in questo spirito che nasce il progetto innovativo chiamato “VRgreen”, un’iniziativa che unisce forze e conoscenze di un’importante rete di associazioni locali.
Ma cosa rende così cruciale questo sforzo collaborativo?
Il primo passo è la comprensione dettagliata dello stato di salute dell’ecosistema cittadino. Sono numerose le domande da porre: Dove si concentrano le isole di calore? Esiste una sufficiente copertura vegetale per contrastarle? Senza risposte adeguate, ogni intervento risulta carente di una base solida.
Ecco perché VRgreen è cruciale. Grazie al sostegno della Fondazione Cariverona e alla sinergia tra Comune e le Università di Verona e Padova, questo progetto mira a mappare una serie di indicatori chiave. L’obiettivo? Ottenere una panoramica completa della situazione dell’ecosistema cittadino e identificare le criticità principali.
Questa mappatura non è solo un esercizio di studio. È un’arma potente per l’amministrazione locale, che potrà sviluppare strategie e interventi mirati per preservare l’ambiente urbano. VRgreen non è un progetto isolato. È parte integrante di una visione più ampia di transizione ecologica, come dimostrato dal recente Piano di Transizione ecologica presentato alla città.
Ma qui non finisce. Questo sarà un anno di impegno e azione. Numerose associazioni del territorio, già attive nella tutela ambientale, saranno coinvolte, così come la cittadinanza stessa. L’obiettivo è coinvolgere attivamente i cittadini nel processo decisionale, rendendoli protagonisti nella pianificazione di nuovi spazi verdi.
VRgreen è sinergia
L’inclusione dell’Università di Padova, di AMIA, di ARPAV e di varie associazioni cittadine sottolinea l’importanza della collaborazione. È il connubio tra istituzioni accademiche, enti pubblici e organizzazioni civiche che ci permetterà di affrontare le sfide ambientali con innovazione e integrazione.
“Un passo cruciale verso una Verona più verde, sostenibile e adattabile ai cambiamenti climatici- afferma l’assessore all’Ambiente Tommaso Ferrai-. Si contribuisce così alla creazione di un ambiente urbano migliore per le generazioni presenti e future. Lo facciamo mettendo insieme esperienze e competenze che ci daranno le informazioni su cui decidere come intervenire e con quali strategie. Crediamo sia nella trasversalità del progetto così come nella necessità che sia il più partecipato possibile”.
“Questo ambizioso progetto, con l’Università di Verona come capofila, mira a definire un piano dettagliato per la forestazione della città di Verona, finalizzato a fornire nuovi servizi ecosistemici che aumentino vivibilità, coesione sociale, resilienza e resistenza della città ai cambiamenti climatici”, hanno sottolineato Catherine Dezio del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università di Padova e Riccardo Greco del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona.