«Sono allibito!» – dice Massimo Mariotti, consigliere comunale di lungo corso della destra veronese. Lo abbiamo incontrato in via Garibaldi, dove il Comune ha disegnato le ‘corsie ciclabili’ su una sede stradale dove a stento passano le auto in doppio senso di marcia. 

« Adesso- osserva Mariotti- con le corsie riservate ai ciclisti sarà bello vedere che cosa succede quando s’incontrano due auto che vanno in senso opposto!»

Effettivamente lascia molto perplessi la scelta dell’amministrazione Tommasi, che peraltro fa parte del programma finalizzato a creare una nuova mobilità ‘sostenibile’. C’è quindi coerenza nel perseguire questo disegno che punta a convincere i veronesi a lasciare la macchina a casa ed muoversi a piedi o in bicicletta o con i mezzi pubblici. 

Le corsie ciclabili in via Garibaldi. Mariotti. ‘Assurde e pericolose’

Le ‘piste’ ciclabili e le ‘corsie’ ciclabili fanno parte di questo progetto.

Le ‘piste’, ben delimitate, a volte anche con una barriera fisica che le separa dalla sede stradale riservata alle quattroruote. 

Le ‘corsie’ semplicemente delimitate da una linea tratteggiata a significare che la corsia è di pertinenza esclusiva del ciclista quando passa. In sua assenza ci possono passare anche le macchine.

«Tutto questo- dice Mariotti– in teoria potrebbe anche sembrare utile per incentivare la gente ad andare in bici. Ma per concepire delle ‘corsie’ riservate ai ciclisti ci vogliono delle strade di una certa dimensione. Certo non quelle del centro di Verona, come via Garibaldi, dove se due auto s’incrociano ci passano a pelo».

Corsie ciclabili assurde e pericolose

I problemi nasceranno quando accadranno gli inevitabili incidenti. L’automobilista che disgraziatamente dovesse inavvertitamente urtare il ciclista che corre sulla ‘corsia’ verrebbe sanzionato a prescindere, in quanto responsabile per definizione. E qui ci sarebbe da discutere perché, tanto per fare l’esempio più facile, è quotidiana l’esperienza di ciclisti che viaggiano senza fanale e di sera sono invisibili. E non c’è nessuno che li multa. E, come si vede nella foto, i ciclisti se ne fregano delle corsie, e vanno dove vogliono, anche in mezzo alla strada!

Le corsie ciclabili in via Garibaldi. Mariotti. ‘Assurde e pericolose’

«Questi sì che sono un pericolo pubblico – esclama Mariotti -. Senza considerare che per guidare una auto ci vuole la patente, mentre per andare in bici non è necessario nemmeno conoscere il codice della strada. Sarà anche per questo che fanno un po’ tutto quello che vogliono. Circolano senza fanali, montano sui marciapiedi, passano col rosso, vanno contromano, esattamente come fossero dei pedoni. E poi se ne fregano allegramente delle piste e delle corsie ciclabili. Loro passano dove capita.

Ben venga una regolamentazione. Ma non a senso unico!»

Le corsie ciclabili in via Garibaldi. Mariotti. ‘Assurde e pericolose’

«Ma la cosa più assurda è che le ‘corsie’ ciclabili in questione – rincara Mariotti- iniziano sul Ponte Garibaldi e spariscono improvvisamente dopo poche decine di metri in corrispondenza dell’incrocio fra via Garibaldi e stradone Arcidiacono Pacifico e via Cadrega. Che senso ha? Sembra più un modo della giunta Tommasi per far vedere che fa qualcosa, che un provvedimento utile alla mobilità. Che al contrario viene complicata».