Non piove e non nevica. In pianura l’aria ristagna e la sua qualità peggiora. Il limite di Pm10, fissato a 50 microgrammi/metro cubo è stato superato, al punto che la Regione Vento ha dichiarato lo stato di allerta 1-arancione.
Ma non ci saranno blocchi alla circolazione. Infatti fino all’8 gennaio 2024 sono sospese le limitazioni alla circolazione previste al livello verde e arancione dall’ordinanza n. 45 del 29/09/2023, provvedimento emanato in attuazione dell’Accordo di Programma del Bacino Padano per il miglioramento della qualità dell’aria e sottoscritto anche dal Veneto.
Allerta arancione. I divieti
Restano invece in vigore il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa – legna, cippato e pellet, in presenza di impianto di riscaldamento alternativo, aventi prestazioni energetiche ed emissive che non siano in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle. Non si possono riscaldare cantine, scale, garage o depositi.
Sono vietate le combustioni all’aperto, compresi falò, barbecue e fuochi d’artificio.
L’Accordo di Bacino Padano prevede tre gradi di allerta: verde, arancione e rosso. Per Verona dipendono dai valori misurati della stazione di monitoraggio Arpavposizionata al Giarol Grande. Le rilevazioni avvengono 3 volte alla settimana e, in caso di superamento del livello di Pm10 nell’aria per più giorni consecutivi, scattano i livelli di allerta arancio o rosso.
Per domani è prevista l’emissione del bollettino di Arpav che darà riscontro sui livelli e sul proseguo o meno dello stato di allerta.