Coda giudiziaria per la partita di ieri Inter-Verona: Michele Croce ha infatti depositato oggi una denuncia con prot. 2024/0007599 (la vedete qui sotto) all’Ufficio della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano, per il reato di frode sportiva nei confronti dei signori Luigi Nasca e Rodolfo Di Vuolo, rispettivamente arbitro VAR ed assistente arbitro VAR per quanto accaduto in occasione della 19^ partita di calcio del Campionato di Serie A 2023/2024 Inter – Hellas Verona, disputata alle ore 12:30 di sabato 6 gennaio 2024 allo Stadio Meazza di San Siro a Milano, alla quale Croce ha assistito insieme ai miei due figli Francesco e Lorenzo di 15 anni.
Spiega l’ex presidente di Agsm: «Ho chiesto alla Procura di accertare la penale responsabilità degli stessi in ordine alla fattispecie criminosa di cui all’art. 1, co. 1, L. 401/1989 (Frode sportiva).
Croce, condotta omissiva
In particolare, ho posto in evidenza la condotta omissiva penale dei due ufficiali di gara addetti al VAR (sig.ri Luigi Nasca e Rodolfo Di Vuolo), che riveste i connotati dell’atto fraudolento, in considerazione dei supporti tecnologici avanzati a loro disposizione, che li hanno sicuramente posti nelle condizioni di percepire l’illecito sopra descritto (gomitata volontaria di un giocatore ad un altro giocatore, lontano dalla palla, che ha portato poi al goal di una squadra, risultata vincitrice della competizione). Ovvero, i due ufficiali avrebbero dovuto constatare il fatto, eseguire il c.d. “on field review” permettendo all’arbitro sul campo di verificare l’azione, sanzionare il comportamento antisportivo, annullare il goal.
La fattispecie criminosa – conclude Croce – risulta integrata dal fatto che l’artifizio (condotta omissiva intenzionale) dei due ufficiali di gara ha modificato fraudolentemente la realtà, alterando il leale risultato della competizione sportiva: il goal è stato segnato in fase di recupero, al minuto 93, determinando l’esito della partita di calcio».