Quest’anno l’influenza è cattiva. In base ai dati del sistema di sorveglianza RespVirNet l’incidenza delle sindromi simil influenzali in Italia è nella fascia di intensità ‘Alta’, ed è pari a 17,5 casi per mille assistiti. C’è un certo intasamento nei Pronto Soccorso a causa delle molte polmoniti che conseguono all’infezione.
In Veneto si registra una diminuzione con 11,23 casi per mille abitanti contro i 14,48 della precedente settimana. E’ invece in leggero aumento nella fascia degli over 65, che fa segnare 6,39 per mille contro 5,98 della settimana scorsa.
Concorrono all’incidenza diversi virus respiratori, dall’influenza vera e propria al Sars-CoV-2 al virus respiratorio sinciziale (Rsv). La situazione complessivamente rientra nell’alternarsi di intensità annuale delle stagioni di trasmissione dei virus respiratori, e anche il periodo in cui si è verificato il picco non presenta anomalie, ed è anzi in linea con quanto riportato da altri paesi europei.
La quasi totalità dei casi positivi a influenza è dovuta a infezioni da virus A/H1N1pdm09. Questo ceppo è derivante da quello che ha causato la pandemia influenzale nel 2009/2010 ma è fra quelli normalmente circolanti, tanto che è tra quelli inseriti nel vaccino antinfluenzale. Si sottolinea pertanto l’importanza della vaccinazione specialmente per le categorie per cui è raccomandata.
La sorveglianza RespiVirNet è il Sistema di Sorveglianza Integrata dei casi di sindromi simil-influenzali e dei virus respiratori (prima InfluNet). RespiVirNet si basa sui Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e Laboratori di Riferimento Regionale per i virus respiratori. La sorveglianza è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con il sostegno del Ministero della Salute.
RespiVirNet si articola nella sorveglianza epidemiologica (che ha l’obiettivo di determinare l’inizio, la durata e intensità dell’epidemia stagionale), e nella sorveglianza virologica (che ha come obiettivo il monitoraggio della circolazione dei diversi virus respiratori).