La Uil Fpl ha scritto al Comune, alla Provincia, all’Azienda Ospedaliera e all’Ulss 9 per chiedere un confronto con una proposta di sperimentazione di incentivazione all’uso delle biciclette, cogliendo gli esempi proposti sul territorio nazionale. Lo comunica Stefano Gottardi Segretario Generale Uil Fpl.
«Il tema della viabilità, della difficoltà di parcheggio, dell’inquinamento sono all’ordine del giorno – spiega- e per strutture importanti come quelle cittadine della Pubblica Amministrazione ha riflessi negativi sul proprio personale, essendo uno dei principali problemi che ci viene costantemente manifestato. Per questo motivo come organizzazione sindacale abbiamo sempre cercato di sensibilizzare le Amministrazioni sul tema del parcheggio custodito dei mezzi, soprattutto per le biciclette, visto il perdurare degli odiosi furti, e in alcuni casi, come per l’Aoui, sono stati creati degli spazi appositi a cui può accedere solo il personale».
Uil per la mobilità sostenibile
«Lo scorso anno, negli incontri preliminari all’inizio dei lavori per la circonvallazione con il Comune di Verona – afferma Marco Bognin Segretario Organizzativo del medesimo sindacato – proprio per incentivare l’utilizzo delle bici, avevamo chiesto degli spazi dedicati e custoditi, che oggi, insieme a progetti incentivanti, potrebbero generare una svolta positiva di cui ne potrebbe godere anche tutti i cittadini veronesi».
E’ dei giorni scorsi la decisione della giunta Tommasi di premiare con 25 centesimi a chilometro i dipendenti comunali che vanno e vengono dal lavoro in bicicletta. Ora la Uil rilancia coinvolgendo altri enti pubblici.
«La nostra è una città che risulta ai primi posti per l’inquinamento atmosferico – conclude Stefano Gottardi – questi enti pubblici hanno come obbligo la salvaguardia della salute del cittadino, crediamo che sia per loro un onore e un onere essere capofila di una sperimentazione, nella speranza che di conseguenza, la politica e il mondo imprenditoriale veronese, colga l’occasione per dimostrare attenzione al problema».