(di Carlo Rossi) Diavolo d’un Flavio Sartori. La sua Scuderia Italia è giovane ma non difetta di coraggio. Propone due nuovi vini che non abbisognano di aggiunte derivanti da prodotti seppur ammessi come colle di pesce, perfettamente legali, agar agar , chiarificatori come albumine, un packaging sostenibile per dimostrare come si può fare agricoltura rispettosa.
L’esperimento riesce per la fattiva collaborazione di Fabio Mecca (nella foto qui sopra) profondo conoscitore dei terroir e delle uve del nostro Midi. Dal 2013, anno dalla prima vendemmia avvenuta nel 2010, Flavio Sartori ha deciso di produrre una linea tutta biologica anche nel mezzogiorno contando sulla profonda ed intima relazione di Fabio Mecca con il suo Sud, recentemente è stato premiato ai «Wine Awards» 2023 ottenuto a Matera, nell’ambito dei «Wine Awards» di Food and Travel Italia. Persino la rivista Forbes attenziona per il 2023 l’enologo lucano per la sua capacità di racchiudere in una bottiglia le identità dei diversi territori .
Scuderia Italia, la Falanghina del Sannio 2022
Falanghina del Sannio annata 2022 Biologico . Viene da Falanghina coltivata sulle Colline di Benevento, di medio impasto con presenza di calcare attivo. Sistema guyot con resa ha inferiore a 90 q.lli. Agricoltura complicata dalla pendenza i terreni e da filari stretti. Produce 5.000 bottiglie prevalentemente per l’estero. Vino biologico certificato – Vino vegano (senza certificazione): In enoteca è proposto a 14 euro. Un prezzo invitante per un vino che presenta un vestito giallo dorato, un profumo di mandorle, noci e nocciole, con profumi terziari calcarei e di fieno.
Scatta subito in bocca la grande beva che lo distingue da altri prodotti locali. Anche quest’uva nel corso degli anni ha visto passare il suo status da brutto anatroccolo a cigno vero. Nell’immediato secondo dopoguerra, Mirko Ferrarese, nella sua ‘Enologia pratica e moderna’ (1948), inseriva i vini ottenuti da uve falanghina tra quelli «alcolici secchi» segnati «dal 15 al 18° di alcole senza traccia di zucchero», con un’acidità che si aggirava «sui 4/7°/100».
Prodotti ideali per il taglio dei vini più deboli e – qualche decennio dopo – per la produzione negli stabilimenti del Nord di ottimi vermouth, come più volte ricordato dall’enologo Riccardo Cotarella. Questo progetto di Scuderia Italia rappresenta una nuova sfida per riprodurre le eccellenze di un territorio famoso sin dai tempi dei romani . Di grande soddisfazione.
Scuderia Italia, il Primitivo 2022
Primitivo Puglia Igt 2022 Biologico. Coltivazione tipica mediterranea ad alberello. Vino che lascia sensazioni commoventi. Anzitutto il colore buio col quale si veste il bicchiere dal quale sprigionano intensi profumi di frutta di bosco. Svela retrogusti di mandorle e fichi viola maturi. Ma anche freschezza agrumale e sapidità che ne rende irrinunciabile la continuazione abbinata a piatti sostenuti. Pulente e lungo. Aristocratico e regale nella sua chiusura. Sarà sicuramente da riassaggiare fra qualche anno quando la sua texture verrà a galla inevitabilmente. Grande rosso. Costo in enoteca 21 euro.