L’agricoltura nel clima che cambia è il tema della 116^ Fieragricola di Verona, nata nel 1898, che si terrà dal 31 gennaio al 3 febbraio. Lo scopo è di individuare le risposte utilizzando la ricerca, l’hi-tech, la robotica e l’Intelligenza Artificiale. E tutte quelle possibilità che commette a disposizione la tecnologia.
La presentazione è avvenuta oggi con la presenza del sottosegretario del ministero competente, Patrizio La Pietra e del presidente di VeronaFiere Federico Bricolo.
L’edizione 2024 metterà a disposizione degli 820 espositori italiani e di altri 20 paesi, 11 padiglioni, 52 mila metri quadrati occupati, 4.600 metri quadri dedicati alle mostre zootecniche. Contemporaneamente si terranno 140 convegni.
Atteso il ministro dell’agricoltura
Bricolo ha annunciato la presenza del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ed ha sottolineato la progressiva internazionalizzazione della fiera “che rappresenta un settore che vale 600 miliardi di euro, con 60 miliardi di fatturato, stiamo parlando di un pilastro importante dell’economia italiana. Ci aspettiamo un grande afflusso, con il ritorno dopo due anni della più importante manifestazione agricola italiana e tra le principali a livello internazionale”.
Tra il 31 gennaio e il 3 febbraio sarà presente uno stand del Ministero. Marino Berton, coordinatore scientifico di Fieragricola, ha annunciato che gli eventi organizzati all’interno della manifestazione sono finalizzati “non tanto per parlare genericamente del cambiamento climatico ma per dare delle risposte, alcune indicazioni in tutti i comparti”.