Tra le iniziative proposte dal Comune di Sona per il Giorno della Memoria anche “Tutto sta nel nome”, lo spettacolo ad ingresso gratuito di e con Francesca Botti che porta a riflettere su quanto i crimini contro l’umanità siano ancora pericolosamente attuali. L’appuntamento, che si rivolge anche a ragazzi e ragazze, è sabato 27 gennaio alle ore 21:00 nella sala del Consiglio e fa parte della rassegna “Parole e suoni in Comune”.
Belgio, 1945. Un religioso e una farmacista cercano lavorano per aiutare i bambini ebrei rifugiati in un orfanotrofio creando per loro false identità e al contempo, cercano di non far loro dimenticare o, peggio, rinnegare, le proprie origini. «Ogni bambino, ogni ragazzo nella sua crescita ha un filo che lo lega alle sue radici. – spiega l’attrice – Crescendo ognuno di noi percorre la sua strada ma nessuno ha il diritto di interrompere quel legame che ci rende speciali e diversi uno dall’altro»
Lo spettacolo si apre in uno spazio scenico volutamente spoglio nel quale Botti entra in punta di piedi. Ad accompagnarla sono poi le musiche della tradizione Yiddish e Sefardita e la chitarra di Paolo Marocchio, musicista polistrumentista che si occupa di musica di tradizione orale e popolare. Si tratta di una rappresentazione adatta anche ai ragazzi e alle ragazze e per questo motivo verrà portato anche nelle classi delle scuole secondarie e dell’ultimo anno delle primarie di Lugagnano.
Oltre allo spettacolo “Tutto sta nel nome” anche una sezione dedicata alla biblioteca di Sona
«Quest’anno, attraverso il linguaggio del teatro vogliamo sensibilizzare le coscienze ed emozionare grandi e piccoli. – sottolinea Paolo Belotti, assessore alla Cultura di Sona – Tanto più con i venti di guerra che stanno soffiando in più parti del mondo, l’Olocausto è una pagina della memoria dell’umanità che dobbiamo tenere bene a mente per riconoscere e difendere i valori della pace e del rispetto. In occasione della Giornata del Ricordo, esporremo invece presso la biblioteca di Sona libri e scritti sui massacri delle foibe e sull’esodo giuliano dalmata, attraverso una sezione dedicata. Mentre è già consultabile quella che approfondisce i temi del Giorno della Memoria».