Anche quest’anno lo Spisal, il Servizio di prevenzione igiene e sicurezza sul lavoro dell’ULSS 9 promuove salute e sicurezza sul lavoro in un evento di portata internazionale quale la Fieragricola 2024.
Lo Spisal ha condiviso con INAIL, Ispettorato del Lavoro, Enti bilaterali e altre parti sociali una serie di iniziative per far convergere l’attenzione sociale verso questo settore, che vede la presenza di rischi importanti per la salute.
La forte meccanizzazione, con un parco macchine talvolta obsoleto, una forte componente migratoria, con presenza di sfruttamento lavorativo, in un’epoca di cambiamento climatico sfavorevole, con eccessi di caldo e freddo, unitamente al lavoro pesante, sono tutti fattori di ostacolo a una riduzione delle malattie e delle occasioni di infortunio registrate nei settori produttivi.
Gli incidenti sul lavoro in agricoltura
Il settore dell’agricoltura è ai primi posti per le morti sul lavoro e il trattore è causa più frequente di infortuni mortali: 4-5 ogni anno nella provincia di Verona, un numero in linea con quelli della Regione del Veneto e a livello nazionale.
«Per cambiare questo trend – afferma il dr. Mario Gobbi, Direttore dello Spisal – ognuno è chiamato a dare un contributo. La salute e la sicurezza sono il risultato di un’azione congiunta. La prevenzione nasce dalla scuola, dal mondo del lavoro, cresce con la formazione continua che viene assimilata e diventa un modo di vivere. I controlli, le sanzioni, la vigilanza in un sistema adeguato, regolano i comportamenti sbagliati, ma non si sostituiscono alla crescita del senso del rispetto dell’altro e della legalità, che ciascuno deve sentire dentro di sé. Questo è lo scopo della nostra presenza in Fiera – aggiunge il Dr. Gobbi – con alcune iniziative che intendono consolidare la salute e sicurezza come parte integrante del lavoro».
Durante le quattro giornate di Fieragricola, gli operatori Spisal dell’ULSS 9 saranno presenti allo stand di Federacma per fornire informazioni tecniche, sanitarie, distribuire modulistica sulla salute e sicurezza.
Giovedì 1 febbraio, alle 13,30 si svolgerà il seminario “La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in agricoltura negli anni 2000“, durante il quale saranno trattate le innovazioni in termini di macchine e attrezzature con gli esperti dell’INAIL, le importanti novità degli ultimi anni di vigilanza congiunta da parte degli enti di prevenzione – Spisal, Ispettorato del Lavoro – e le attività di promozione della cultura della prevenzione.
Novità di quest’anno, due importanti progetti con strumenti interattivi che sfruttano le nuove tecnologie.
Sempre nello spazio espositivo di Federacma sarà a disposizione un simulatore di ribaltamento, fornito dall’ULSS 6 di Padova. Si tratta di un trattore che ruota lateralmente su una pedana, facendo provare al guidatore la percezione del rovesciamento, attraverso una spinta centrifuga che tenta di proiettarlo fuori dal mezzo, un’eventualità che nella realtà rischia di far finire schiacciato l’agricoltore, se l’arco e la cintura fissata non lo trattengono all’interno dello spazio di sicurezza dell’abitacolo. Sperimentare questa esperienza simulata è un metodo efficace per comprendere l’importanza delle misure di sicurezza, quali cinture e l’arco di protezione, nel salvaguardare la vita di chi guida il trattore.
Inoltre, con l’Ente bilaterale di Verona Agribi, verrà presentata “Impara la lingua con la sicurezza in agricoltura”: la prima app in Italia per insegnare ai lavoratori stranieri la lingua italiana, informare sui loro diritti sul lavoro e la sicurezza. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Busuu, servizio di social network online per l’apprendimento delle lingue, con il sostegno economico di Inail e Spisal ULSS 9. L’applicativo, già avviato da gennaio, è utilizzabile da qualsiasi dispositivo e collegamento Internet.
«Nel 2022 – evidenzia il Dr. Gobbi – in provincia di Verona sono stati assunti 18.320 operai stranieri nel comparto agricolo, pari al 70% del totale dei nuovi addetti del settore. La lingua italiana è fondamentale per comprendere non solo direttive e regole, ma anche i comportamenti sicuri e corretti. L’applicativo – conclude il Direttore dello Spisal – mira a insegnare non solo una base di lingua italiana, ma la terminologia relativa al contratto di lavoro, a diritti e doveri, alle regole sul lavoro e alla sicurezza».