Mentre a Roma stanno arrivando da tutta Italia i trattori in vista della grande manifestazione organizzata nella captale, ieri sera a Pescara si è svolta una riunione nazionale dei referenti dei vari comitati spontanei che si sono costituiti in tutte le regioni, fra i quali anche Azione Rurale, il movimento di base veneto che ha iniziato la protesta agricola una decina d’anni fa.
Erano presenti i rappresentanti di tutti i gruppi che hanno stilato documento unitario ufficiale che verrà trasmesso al Prefetto di Roma e che una delegazione presenterà alla premier Giorgia Meloni.Dalla riunione è emersa una linea unica e la delegazione veneta è stata fondamentale per limare le varie posizioni ed arrivare ad un documento unitario: “Proposta programmatica di riforme strutturali nel settore agricolo”.
L’assemblea di Pescara ha anche stabilito che sarà “Uniti si vince” la sigla comune da utilizzare quando gli imprenditori agricoli daranno vita alla manifestazione di Roma, concordata con la Questura a piazza San Giovanni con la presenza simbolica di una decina di trattori, mentre il grosso delle macchine agricole rimarrà al di là del Raccordo Anulare.
Le 7 proposte del popolo dei trattori
Nel documento, composto di 7 punti, si chiede la determinazione del costo della produzione, da definire con un apposito disegno di leggecome previsto dalla normativa europea e l’inserimentodi norme contro la concorrenza sleale e la difesa del made in Italy.
Al 2° punto viene richiesta la costituzione di un tavolo tecnico con i “veri” agricoltori. Le successive richieste sono di stabilire l’obbligo dell’utilizzo di materie prime italiane a tutela del nostro patrimonio enograstronomico; la semplificazione delle procedure burocratiche; la sospensione delle accise sui carburanti agricoli; il riconoscimento più celere delle calamità naturali e una moratoria dei debiti fiscali e bancari.