“È stato il giorno di Sean Sogliano al Verona” scrive un’Ansa, riferendo la conferenza stampa che il direttore sportivo del Verona ha tenuto per spiegare il mercato di gennaio del club gialloblu. Ma più che “il giorno di Sean Sogliano”, è il Verona di Sean Sogliano. Perché la rivoluzione che ha seguitole cessioni, pesanti, del mercato, ha prodotto una squadra completamente diversa da quella che ha ampiamente deluso nella prima parte del campionato.
Sogliano ha disegnato il nuovo Verona
E Sogliano ha spiegato le motivazioni e l’intento che hanno animato la campagna acquisti. “Abbiamo portato dei ragazzi che devono ancora esplodere e farsi conoscere ai grandi palcoscenici nonostante abbiano già avuto esperienze importanti nelle massime serie. Hanno sposato la linea che la società ha preso per vari motivi tra cui sostituire giocatori che sono usciti per ingaggi elevati. Il club non è rimasto a metà, in una situazione che non avrebbe risolto niente. Questi giocatori hanno fame e dimostreranno che la squadra può lottare fino alla fine”.
Questa la Sogliano-filosofia che ha ispirato le new entries che hanno il compito di salvare la squadra dalla serie B. Una linea double face che a Setti ha fruttato un bel po’ di soldi per rasserenare il bilancio e a Baroni pare garantire il materiale umano per far sì che il suo lavoro, oscuro, onesto e paziente, anche se non esente da errori – ma chi non ne è esente?- possa finalmente produrre dei risultati.
Anche se non in termini numerici cominciano ad esserci in termini di gioco e di compattezza. L’allenatore è certo che non mancheranno, anche con le grandi. Staremo a vedere se il Verona disegnato da Sogliano produrrà i risultati voluti. Il prossimo banco di prova è a Monza, con un avversario difficile. Lo sarà anche per il nuovo Hellas? Domenica lo sapremo.