(di Gianluca Ruffino) Un banco di prova fondamentale per capire le reali ambizioni di Rana Verona. È una sfida ad alta quota quella in programma domenica 11 febbraio alle 16 tra la squadra scaligera la seconda forza del campionato Sir Susa Vim Perugia. Se la classifica dice che i veronesi occupano la sesta posizione, con 12 punti di distacco sui perugini, lo stato di forma delle due squadre rende l’incontro un big match. Contando solo le ultime 10 partite, la squadra veneta sarebbe terza, staccata di un punto rispetto ai prossimi avversari.

Nella conferenza stampa di presentazione della sfida del PalaBarton, valida per la 18esima giornata di SuperLega, il coach scaligero Radostin Stoytchev ha parlato dell’obiettivo playoff e del piano partita nel prossimo impegno dei suoi.

Le parole di Radostin Stoytchev

Sulla forza dei proprio avversari, il tecnico bulgaro ha commentato: “La qualità di Perugia è indiscutibile: ha tanti battitori che impediscono alle altre squadre di giocare bene e in ricezione sono molto forti sulla battuta float ma anche su quella in salto. È difficile giocare contro di loro. Secondo me hanno perso alcune partite perché il loro gioco di squadra non corrispondeva alle individualità che hanno. I loro giocatori d’esperienza possono risolvere da soli tante situazioni.

Noi dobbiamo giocare la nostra miglior pallavolo, mettendo il massimo impegno e se si presenta un’opportunità dovremo saperla sfruttare. Siamo migliorati in tante cose, ma non illudo, perché il livello di Perugia è superiore. Poi dopo la sconfitta con Piacenza sono sicuro che entreranno in campo molto motivati”.

Verona può contare su un ballottaggio di altissimo livello come quello di Amin e Keita nel ruolo di opposto. “I nostri opposti hanno caratteristiche diverse, uno gioca più spinto, l’altro più morbido, la battuta è diversa, anche a muro e in difesa sono differenti. Questo mi permette di fare una scelta che prima non avevo, anche a seconda delle caratteristiche del palleggiatore e dell’avversario” ha commentato Stoytchev.

L’allenatore di Verona ha poi continuato: “Io mi fido molto dei numeri e delle analisi, meno dei fattori emozionali e psicologici: un atleta gioca bene in funzione di come ha lavorato durante la settimana. Non mi aspetto miracoli in partita su qualcosa che non abbiamo allenato. I numeri mi fanno pensare che in questo momento Perugia è più forte di noi, poi chiaro che lo sport è imprevedibile, perché ci sono molte variabili.

Noi lavoriamo tanto anche sulla mentalità di lottare su ogni singolo punto, perché mette pressione all’altra squadra. Grazie a questo siamo riusciti a ribaltare le partite a Civitanova e Monza. Poi, con tutto il rispetto per queste due squadre, che sono molto forti, Perugia è di un livello ancora più alto”. 

Gli scaligeri stanno viaggiando spediti verso un posto nei playoff. Su questo tema Stoytchev ha concluso: “Noi lavoriamo per arrivare ai Play Off al top ma mancano ancora tante partite di regular season. A Michael Jordan sono serviti otto anni per vincere il titolo NBA: ai giocatori che non hanno ancora il bagaglio tecnico o l’esperienza per vincere serve tempo, sono processi. Noi lavoriamo per essere pronti ai Play Off, con una qualità di gioco più alta rispetto a inizio anno, lottando per ogni singolo punto, però non posso dire che siamo arrivati al livello di Perugia, Trento o Piacenza.

Io non guardo la classifica, non perché non mi interessa dove siamo, perché pretendo da noi stessi che facciamo sempre il massimo in settimana e in partita. È il campo a decidere tutto. Tante squadre facevano i calcoli per non affrontare Perugia ai Play Off l’anno scorso, e la prima squadra che li ha incontrati li ha battuti. Questo è il bello della fase Play Off”. 

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