Il sindaco di Villafranca Roberto Dall’Oca ha depositato come previsto dalla norma le osservazioni sul progetto per la nuova discarica di rifiuti pericolosi contenenti amianto nella frazione di Caluri. E’ il secondo atto della vicenda dopo che il 15 gennaio scorso era stata tenuta un’assemblea con gli abitanti del luogo interessato durante la quale la società presentatrice del progetto lo aveva illustrato con l’intento di rassicurare la popolazione sull’innocuità della discarica.
Discarica di amianto. Le osservazioni
Il sindaco con una nota sui social scrive che “da subito abbiamo cercato di rispondere più con i fatti che con le parole. Già dai primi giorni della pubblicazione non abbiamo perso tempo convocando un tavolo con tutti i Sindaci coinvolti nella procedura, abbiamo poi incontrato il Terzo Stormo a Villafranca, l’Aeronautica ed Enac a Roma, abbiamo coinvolto la Provincia, contattato Enti e associazioni di categoria del territorio e siamo andati in Regione per confrontarci con i tecnici sulla procedura avviata”.
“Quando siamo stati convocati – continua Dall’Oca- abbiamo garantito la nostra presenza sia tecnica che politica su ogni tavolo e/o videoconferenza Regionale o Provinciale. Abbiamo coinvolto e relazionato, attraverso le mozioni del Consiglio Comunale, i Consiglieri Regionali e i Parlamentari veronesi. Non è mai mancata l’apertura, il confronto ed il coinvolgimento con tutti i consiglieri comunali sempre convinti che su questi temi non esiste colore politico che tenga e ognuno ha portato valore aggiunto”.
Dall’Oca annuncia inoltre di aver nominato due professionisti del settore, l’avvocato Ceruti e il biologo dott.Casetta, per dare ancora più supporto alle nostre osservazioni sia dal punto di vista legale che tecnico proprio per cercare di non lasciare nulla al caso.
“Questa sinergia – spiega- ha portato alla stesura di un documento che sintetizza il nostro lavoro relativamente alle criticità che abbiamo rilevato nel progetto presentato. Criticità che a nostro modo di vedere spiegano bene perché riteniamo quel progetto e quel sito non idonei”.
Il sindaco elenca quelle che ravvisa come criticità: la permeabilità del terreno; la presenza di abitazioni a ridosso della discarica con la conseguente mancanza del rispetto delle distanze minime; la vicinanza ad altre cave della medesima categoria entro i 10 km; la vicinanza ad una discarica ancora monitorata; la carenza di valutazione degli impianti cumulativi; il mancato rispetto delle prescrizioni del piano di rischio aeroportuale; la mancata valutazione per aumento di rischio ambientale in caso di incidente aereo; il richiamato il divieto di discariche in alta pianura vulnerabile ai nitrati; il mancato rispetto delle distanze dai pozzi; il possibile rischio dispersione delle fibre in aria; la carenza dei piani di gestione operativi e di emergenza, delle criticità sulla viabilità e le carenze sulla caratterizzazione dei terreni e verifiche di stabilità.
Il NO alla discarica
“Ho già detto e ribadisco che la richiesta è legittima e a norma di legge, ed è ben noto, come sottolineato anche da Legambiente, il problema dello stoccaggio dei rifiuti pericolosi e di amianto che spesso vengono abbandonati sul territorio. Sicuramente va trovata una soluzione e la più immediata, in attesa di nuove tecnologie, sembra essere l’utilizzo di cave esistenti ma però deve essere fatto in luoghi idonei e appropriati. In questo caso riteniamo che il nostro NO, supportato dai pareri che abbiamo prodotto, sia assolutamente da tenere in considerazione dai tecnici regionali perché il nostro NO non è un no ideologico ma è un no motivato dall’ubicazione, dalla conformazione dei terreni e dalle caratteristiche del luogo.
Affinché in futuro questo problema non continui a proporsi chiederemo da subito una nuova modifica al piano Regionale dei rifiuti. Per quanto riguarda il presente – conclude la nota del sindaco- siamo convinti di aver messo in questa prima fase tutto l’impegno e le motivazioni per dare alla Regione e all’Ente preposto elementi oggettivi di valutazione affinché si esprima con un NO. Se non fosse sufficiente continueremo le nostre azioni a difesa dei cittadini e del territori”.