(rfg) Superbonus, il Veneto continua a correre nella grande corsa alla cornucopia delle ristrutturazione private coi fondi pubblici: a gennaio – secondo gli ultimi dati dell’ENEA che si occupa di rendicontare questa agevolazione – ha raggiunto la cifra di 10,3 miliardi di finanziamento, il 9,5% del totale nazionale, ed è la seconda regione in Italia alle spalle della Lombardia che con quasi 20 miliardi erogati guida la classifica regionale.
Superbonus, un premio ai ricchi
In doppia cifra c’è poi soltanto l’Emilia Romagna a conferma che questa misura è servita alle realtà già ricche a muovere più velocemente i soldi senza alcun disegno di “redistribuzione” dei finanziamenti chiamati a migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni: in altre parole, le case più povere – e, ragionevolmente, quelle che abbisognavano di maggior aiuto – sono rimaste a bocca asciutta. Cornute e mazziate, insomma.
Tanto per capirsi: le tre regioni più ricche del Paese hanno incassato il 40% dei contributi pur avendo una popolazione che arriva al 32%.
Il Veneto registra comunque un valore medio degli interventi pubblici inferiore alla media nazionale: 588mila € a condominio (contro una media nazionale di 603mila); 116mila€ per gli edifici unifamiliari (117mila nel resto d’Italia) e 97mila€ per le unità indipendenti, mille€ in meno del resto del Paese. Peccato non avere castelli da sistemare: avrebbero incassato 240mila€ di aiuto pubblico (non molto in realtà…).
La nostra regione ha depositato 57 mila asseverazioni contro le 74mila della Lombardia ed ha visto interventi su 8.500 condomini, 28mila casette unifamiliari e 22mila unità immobiliari funzionalmente indipendenti.