Stati Uniti d’Europa, cosa diranno le urne dopo il voto di giugno? L’Europa unita è nata come un sogno, ma deve essere rivitalizzata con obiettivi nuovi e sfidanti. Perché deve rispondere alle emergenze di oggi e di domani, e non rassegnarsi a essere né un bancomat dal quale i Paesi membri si limitano a prelevare fondi né al contrario un altro serbatoio di burocrazia e di normative che i cittadini faticano a sentire come la propria casa comune. Ed è una matassa che tocca alla politica sbrogliare.
E la situazione con tutta evidenza non può proseguire su questi binari senza che vi siano cambiamenti: soprattutto, giunti a pochi mesi dalle elezioni del Parlamento Europeo e in mezzo alle numerose crisi che ci riguardano da vicino, deve essere affrontata e dibattuta il più possibile. Parte da qui la campagna elettorale di Italia Viva a Verona, con un incontro in programma venerdì 23 febbraio alle 18:30 nella sala San Giacomo di borgo Roma, in Piazzale Scuro, adiacente al Policlinico.
Sogno o incubo, il dibattito sugli Stati Uniti d’Europa sta tornando d’attualità
All’incontro, “StatEUniti: Un’idea di futuro, gli Stati Uniti d’Europa”, parteciperanno il sen. Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato e membro del Copasir (il comitato parlamentare che vigila sull’operato dei servizi di sicurezza), con la sen. Daniela Sbrollini e il presidente regionale Davide Bendinelli. Interverranno anche il prof. Giorgio Anselmi, segretario provinciale del Movimento Federalista Europeo, e il coordinatore del comitato Europa di Verona, Paolo Cesare Magno, che affronterà i temi legati alle prospettive della difesa europea. A moderare l’incontro sarà il direttore de L’Adige Stefano Tenedini.
“Siamo convinti che occorra un’Europa più forte che diventi protagonista delle grandi partite internazionali che oggi la vedono assente, come un gigante con i piedi di argilla”, conferma la presidente provinciale di Italia Viva, Valeria Pernice. “Oggi più che mai in Europa occorrono persone competenti e preparate, che possano fare la differenza per l’Italia tra i partner europei. Per questo Italia Viva vede scendere in campo il proprio leader Matteo Renzi, per avere un’Italia più forte in Europa e per un’Europa più forte nel mondo. Un progetto che potrà avere ricadute su tutto il sistema economico e produttivo della regione e non solo. Come ha ricordato recentemente lo stesso Renzi, la prima battaglia da fare in Europa è ridiscutere e riaprire i termini del MES Sanitario. E considerato lo stato della nostra sanità, le lunghe liste di attesa, la carenza di personale medico e sanitario, questo potrà essere”, conclude Pernice, “un decisivo passo avanti”.
Definire gli Stati Uniti d’Europa un’idea di futuro è un tema di grande suggestione: ma se per alcuni è una soluzione alla frammentazione, altri la guardano come a un incubo. Motivo in più per iniziare a parlare di che cosa intendiamo per futuro e per Europa, e non ricordarsi solo al momento di votare che è proprio a Bruxelles e a Strasburgo che si danno le carte: con o senza la partecipazione dei cittadini (a questo link quando, come e perché si vota). Alla luce delle dichiarazioni di Trump e dell’evolversi della situazione internazionale e dei conflitti alle porte dell’Unione, Iv apre quindi la campagna riconoscendo la necessità di proporre un modello di Europa meno ingessato, più efficace e capace di rispondere in autonomia alle sfide globali, sia in termini di difesa che economici, commerciali e finanziari.
Renzi: immaginare il mondo di domani, non rimpiangere quello che non c’è più
Ma sarà l’ennesima illusione perduta, o i 26 Paesi membri prenderanno atto che è necessario un passo avanti per fronteggiare l’instabilità degli equilibri internazionali? Come riflessione e punto di partenza un passaggio del libro di Matteo Renzi “Palla al centro”, che in un capitolo proprio dedicato all’Europa unita ricorda che “il mondo è cambiato, e ora si tratta di immaginare quello di domani, non di rimpiangere quello che non c’è più”.