(di Gianni Schicchi) Domenica 17 marzo prende il via in Sala Maffeiana, la nuova rassegna concertistica 2024 dell’Orchestra L’Appassionata che si presenterà al pubblico veronese accompagnando una solista di fama: la cagliaritana Anna Tifu

Per l’illustre giovane violinista si tratta di un doppio debutto: quello al fianco della formazione veronese e quello nella prestigiosa sala da concerto dell’Accademia Filarmonica. La rassegna consisterà di sei concerti, tutti a ingresso gratuito, con possibilità di offerta libera a sostegno delle attività benefiche della Gaspari Foundation, previa prenotazione su Eventbrite.

Anna Tifu, uno dei più affermati solisti italiani, approda per la prima volta nel cartellone della Gaspari Foundation, grazie al mecenatismo culturale di Giuseppe Gaspari, ma è già nota al pubblico scaligero per diverse presenze sia al Teatro Filarmonico che al Teatro Ristori. Aprirà l’annuale rassegna, onorandone il debutto al fianco della formazione veronese con l’esecuzione di un capolavoro assoluto della musica classica minimalista quale il “Vivaldi recomposed” di Max Richter.

In vista dell’importante appuntamento, l’ex enfant prodige del violino (a soli 8 anni Primo Premio con Menzione speciale di merito alla Rassegna di Vittorio Veneto, e a 11 già solista con l’Orchestra National des Pays de la Loire), vanta collaborazioni con illustri direttori d’orchestra, ma anche con famosi artisti: da Ezio Bosso, ad Enrico Dindo, Giuseppe Andaloro, Mario Brunello, nonché la compianta étoile Carla Fracci, l’attore John Malkovich, il cantante Andrea Bocelli. 

Ci svela: “Non ho mai sentito suonare i giovani dell’Appassionata, ma leggendo di loro sono rimasta colpita di come, in pochi anni, siano riusciti a eseguire repertori di così elevato livello artistico. Dando per altro vita a collaborazioni prestigiose come quella con il violinista Gil Shaham. Pertanto non posso che essere lieta per l’invito rivoltomi dalla Gaspari Foundation, di inaugurare la loro nuova stagione”

Per un’artista “corteggiata” come lei – fra le altre cose testimonial della campagna pubblicitaria 2011 di Alitalia insieme a Riccardo Muti, Giuseppe Tornatore ed Eleonora Abbagnato, interprete dell’ ”Estate” vivaldiana con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, per il progetto Anima Mundi de La Maison Fendi, trasmessa in streaming durante pandemia, e protagonista di ribalde mondiali, ha quindi ancora un valore confrontarsi con le nuove generazioni?

“Assolutamente. Fa sempre piacere incontrare formazioni composte da giovani professionisti della musica, specie quando si tratta di artisti di talento, che hanno voglia di lavorare e che mettono entusiasmo in tutto ciò che fanno.”   

Quali difficoltà esecutive presenta l’opera di Richter?

“Diversamente dalle classiche scritture virtuosistiche, non presenta particolari difficoltà tecniche. Per quanto mi riguarda, la sfida per interpretare al meglio questa versione minimalista delle stagioni vivaldiane sarà, da un lato, tenere salda la memoria, dall’altro stabilire con l’ensemble l’affiatamento giusto per rispettare il rigoroso ritmo indicato dal compositore. I temi originali dei quattro concerti di Vivaldi ricorrono spesso, ma rispetto alle ridondanze barocche vengono qui ripuliti e rivestiti di suggestioni contemporanee, in cui il pubblico riconoscerà anche colonne sonore di qualche film o sceneggiato tv”.

Con Verona che rapporto ha?

“È una città che mi piace molto, in cui torno sempre volentieri. Ho suonato qui in cinque o sei occasioni. Ricordo ancora con emozione quella volta che, al Filarmonico, interpretai il Concerto per violino e orchestra di Beethoven suonando dalla buca dell’orchestra, mentre sul palco il corpo di ballo mi faceva eco con la sua arte. Ma ricordo altresì quella volta che, purtroppo, causa maltempo, persi la grande occasione di debuttare niente meno che sul palco dell’Arena. Intanto, grazie alla Gaspari Foundation, mi gusterò un altro bel debutto scaligero: quello nella sala da concerto in cui si esibì il giovane Mozart.  Sarà davvero un’emozione”.