(di Stefano Tenedini) Al G7 in Gran Guardia intelligenza artificiale, tecnologie innovative, fabbriche digitali di qui. Dall’altra parte di Piazza Bra l’Arena, che dopo due millenni rappresenta mirabilmente l’intelligenza umana, l’arte di ignoti scalpellini, un formidabile esempio di resistenza all’usura e alla competizione. Sta tutta in questa magnifica contraddizione il confronto – che pare stia raccogliendo un apprezzabile successo – tra il modello tradizionale che ha mantenuto l’Italia in equilibrio (per quanto instabile) per tanti secoli e l’idea di sviluppo “evolutivo e inclusivo” cui punta il G7 della presidenza italiana 2024.
Al momento il mood al G7 è positivo: lo testimonia la battuta con cui il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha aperto l’incontro con i colleghi dei Sette e gli imprenditori guidati da Emma Marcegaglia. “Siamo in anticipo”, ha sottolineato Urso, “e questa è già una buona notizia. Significa che oggi i nostri Paesi, come auspichiamo, sono tempestivi nell’intervenire sui processi geoeconomici, che sono anche conseguenza dei nuovi assetti geopolitici”.
Dopo sette anni di stop il G7 torna a dialogare con industria e tecnologie
Soddisfazione che Urso ha riservato anche alla relazione che la presidente del B7 Emma Marcegaglia ha poi svolto a nome di Confindustria e dei sei colleghi delle altre associazioni di impresa, più l’Unione Europea: uno scambio che avviene la prima volta con una formula così “partecipativa”. Come il B7 di ieri, aggiunge Urso, “occasione di confronto tra i ministri e le imprese, protagoniste dell’economia, sui temi oggetto del G7 dedicato proprio all’industria e alle tecnologie”.
Riunione dei ministri, ha aggiunto, “che è stata ripristinata dopo sette anni di assenza proprio perché riteniamo fondamentale discutere e dialogare per poter decidere su competitività e sviluppo. Ci attendiamo che gli attori dell’economia ci diano suggerimenti, stimoli e proposte, e se ritengono anche critiche, su quanto fatto nei vertici precedenti”.
La prima riunione ministeriale del percorso del #G7Italy2024 ha sul tavolo temi di primo piano come intelligenza artificiale, sicurezza e resilienza delle catene di approvvigionamento e delle reti, sviluppo globale, digitale, sostenibile e inclusivo, oltre a un focus sull’Africa, in linea con il Piano Mattei. Il tutto tenendo presente l’obiettivo macro, il “growing together”, crescere insieme, che sta diventando una vera e propria linea guida. Domani il G7 si sposta a Trento per una seconda giornata che ha come obiettivo approfondire ulteriormente i temi del digitale.
Ma vediamo chi sono i partecipanti stranieri al G7 di Verona. Alla riunione, che come si sottolinea da settimane è focalizzata sui temi più sfidanti per le imprese, chiamate ad affrontare e vincere la duplice transizione green e digitale, sono presenti gli esponenti di governo dei Sette con le maggiori responsabilità in questi settori. Eccoli.
François-Philippe Champagne (Canada), ministro dell’Innovazione, della scienza e dell’industria. Robert Habeck (Germania), vicecancelliere e ministro dell’Economia e dell’azione climatica. Taku Ishii (Giappone), viceministro dell’Economia, del commercio e dell’industria, insieme al connazionale Junji Hasegawa, viceministro degli Affari interni e delle comunicazioni. Michelle Donelan (Regno Unito), segretario di Stato per la Scienza, innovazione e tecnologia. Marina Ferrari (Francia), segretario di Stato per il Digitale. Zoe Baird (Stati Uniti), senior counselor per l’AI e per lo Sviluppo dell’occupazione del Dipartimento del Commercio. E infine, ma certo non per rango o ruolo, la commissaria Margrethe Vestager (Unione Europea), commissaria per la Concorrenza e vicepresidente della Commissione.
L’impegno dei ministri per lo sviluppo digitale e la crescita sostenibile
La terza e ultima sessione del G7 Industria “Sviluppo Digitale – Prosperare Assieme” è stata dedicata alla discussione sulle azioni concrete che i Paesi del G7 possono intraprendere per favorire l’avanzamento digitale globale, promuovere uno sviluppo inclusivo e sostenibile, e contribuire ad accelerare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
In particolare, è stato discusso come colmare il divario digitale, compreso quello di genere, entro il 2030, promuovere la crescita economica sostenibile, affrontare le sfide associate alla trasformazione digitale, ed assicurare che i benefici delle tecnologie digitali siano condivisi equamente. L’intelligenza artificiale avrà un ruolo centrale nell’aiutare ad affrontare le sfide dello sviluppo, come la crisi climatica, l’istruzione e la salute.
Durante i lavori il ministro Urso ha incontrato diversi esponenti stranieri (a questo link gli aggiornamenti e i dettagli). Con il viceministro giapponese degli Affari Interni e Comunicazione, Junji Hasegawa: un bilaterale inserito in un quadro di crescenti relazioni bilaterali. Entrambi i Paesi hanno convenuto di proseguire sulla strada tracciata dal “Processo di Hiroshima” sull’Intelligenza Artificiale, per convergere sempre più su principi che mettano al centro i valori e i diritti della persona, coinvolgendo un numero crescente di stakeholder e di Paesi. Infine è stata rafforzata la collaborazione nella microelettronica, settore sempre più strategico per l’industria del futuro.
Un analogo bilaterale ha visto Urso incontrare Jean Koh, presidente della Commissione coreana sulle Piattaforme Digitali: l’obiettivo, un confronto sullo stato di attuazione del memorandum d’intesa che mira a intensificare la cooperazione tra Italia e Corea del Sud nei campi della scienza e della tecnologia spaziale, recentemente sottoscritto tra i due Paesi.
Inoltre anche in questo caso è emerso l’interesse di entrambi di potenziare la cooperazione nei campi della microelettronica e del quantum computing, per sostenere l’innovazione e la trasformazione digitale delle imprese. Un passaggio di forte rilevanza per l’Italia, all’indomani dell’annuncio di Silicon Box di voler investire ben 3,2 miliardi per l’insediamento di un polo tecnologico in Italia.
E di intelligenza artificiale, meccanica quantistica e microelettronica il ministro Urso ha parlato con la vicepresidente della Commissione Europea e Commissario Europeo per la Concorrenza Margrethe Vestager. I recenti conflitti dimostrano che l’Europa deve raggiungere l’indipendenza strategica, e a questo fine in ambito G7 è importante la collaborazione sui semiconduttori con la Commissione, per salvaguardare la nostra economia e le nostre industrie.
In aprile a Trieste memorandum di intesa con Kyiv sui porti e la logistica
E quasi al fischio finale è arrivata la notizia di un ulteriore vertice del ministro Urso: di particolare valore, con la vicepremier ucraina e ministro dell’Industria Yulia Svyrydenko. Urso ha espresso la preoccupazione italiana per l’evolversi della guerra di invasione russa e ribadito il pieno sostegno e solidarietà al governo di Kyiv e l’intenzione di rafforzare la cooperazione tra i Paesi, sia rispetto ai progetti di interesse comune che ai temi trattati durante la sessione ministeriale.
Durante l’incontro si sono approfonditi i contenuti e i prossimi sviluppi della piattaforma logistica intermodale di Horonda, che mira a sostenere gli scambi commerciali da e verso l’Ucraina, soprattutto nell’attuale momento storico in cui la portualità ucraina è fortemente compromessa a causa del conflitto. Rispetto a questo sviluppo logistico è emersa la comune volontà di sottoscrivere un memorandum di intesa il 9 aprile a Trieste, nell’ambito di una riunione dei ministri dei Paesi dell’Est Europa.