Verona cresce. Ed è più giovane del resto d’Italia. Lo certificano i dati più recenti dell’Istat che trovate nella grafica in apertura. Siamo arrivati a 927mila residenti, praticamente siamo un quarto della popolazione veneta, grazie all’arrivo di 112mila stranieri. Siamo la provincia veneta che ne accoglie di più ed in una percentuale maggiore della media nazionale: quasi il 14% contro una media nazionale di poco superiore al 9. Cresciamo dell’1,7 per mille contro un calo della popolazione nazionale dello 0,1 per mille.
Vuol dire che qui, banalmente, le opportunità di lavoro e di inserimento nel tessuto sociale sono migliori, alla faccia della Verona “brutta, razzista e cattiva” che compare sin troppo spesso nella stampa woke nazionale.
Non a caso, a Verona è più alta la percentuale di popolazione nella fascia 0-14 anni rispetto sia alla media veneta che quella nazionale. E, venendo all’età media, la giovane Verona si colloca a 45,9 anni contro i 46,8 del dato veneto ed al 46,6 di quello nazionale.
Verona, si vive di più ma facciamo sempre meno figli
Va tutto bene, allora? Insomma, sì e no. Se l’aspettativa di vita a Verona è più alta che altrove – 81,7 anni per gli uomini, 86,3 per le donne (guai a chi fa battute su questo...) contro l’81,1 e l’85,2 della media nazionale (un’altra conferma che a Verona si vive bene e che il sistema sanitario ci protegge bene dall’inquinamento di base nel nostro territorio), il dato sulla natalità deve farci riflettere.
A Verona si fanno 1,22 figli per donna. Questo nel 2023, il dato è in calo rispetto al biennio precedente. Nel 2022 era 1,27 e nel 2021 a 1,30. Andiamo meglio che nel resto d’Italia (la media quest’anno è di 1,20 in calo rispetto all’1,24 e 1,25 del biennio precedente), ma la contrazione delle nascite è percentualmente maggiore: nel 2023 abbiamo messo al mondo 6.200 nuovi Veronesi con un calo del 4,2% rispetto alla contrazione nazionale del 3,6 (379.300 nuovi Italiani, il minimo storico…).
E le donne veronesi fanno il primo (e unico per buona parte di loro) ad una età leggermente più alta della media veneta e italiana: 32,8 anni contro i 32,7 delle venete e i 32,5 delle altre Italiane.
Quest’ultima statistica annulla ogni volontà del cronista di giocare coi numeri alla Trilussa: il dato non è incoraggiante e senza aspettare il governo Meloni è il caso che Verona avvii una propria strategia per migliorare il dato sulla natalità con più servizi per le giovani mamme, più asili e tutto quanto può aiutare per rendere la natalità una gioia e non soltanto un peso economico.