(m.z.) Il Comune di Povegliano V.se in collaborazione con la Parrocchia organizza per venerdì 19 aprile “Libera la Pace!”, una veglia comunitaria per la pace.
L’iniziativa (ore 20.30) si svolgerà sul piazzale della chiesa di Povegliano (in caso di maltempo si terrà in chiesa) e vedrà il coinvolgimento dell’intera comunità, con la partecipazione attiva del parroco don Giorgio Costa, la sindaca Roberta Tedeschi, oltre agli scout di Villafranca, il gruppo poveglianese “Le Librellule”, gli alunni di alcune classi della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado e altri paesani che, durante la serata, reciteranno e leggeranno alcuni brani e alcune riflessioni. Trattandosi di una veglia che vuole coinvolgere e abbracciare l’intera comunità, hanno aderito all’invito anche il Rabbino Tomer Corinaldi, l’Imam Hicham El Maaroufi (Abumuslim Rachih), il Pastore della Comunità Evangelica Aiwaguore Hutson Kennedy e quello della Chiesa Greco-Ortodossa, Padre Mihail Ursachi.
Sindaca Roberta Tedeschi: “Siamo tutti interconnessi. Dobbiamo essere testimoni attivi della pace”
“Insieme alla Parrocchia abbiamo deciso di organizzare questo momento di riflessione perchè siamo convinti che sia doveroso prendere posizione sul tema della pace, soprattutto alla luce della difficile situazione geopolitica internazionale. La pace non è solo l’assenza di conflitto armato, ma è anche la presenza di giustizia, uguaglianza e rispetto reciproco. Per raggiungere la pace, dobbiamo affrontare le radici profonde dei conflitti: l’ingiustizia sociale, l’ineguaglianza economica, la discriminazione e la mancanza di rispetto per i diritti umani fondamentali. Sono tutte questioni che investono anche una comunità come la nostra” precisa la sindaca Roberta Tedeschi. Conclude: “Come cittadini del mondo, dobbiamo ricordare che siamo tutti interconnessi, che le nostre azioni hanno un impatto che si estende ben oltre i confini nazionali. Dobbiamo essere testimoni attivi della pace, promuovendo la comprensione e la solidarietà tra le diverse culture, etnie e religioni. Con questo momento, vogliamo dimostrare un impegno comune per la pace, perché possa guidare le nostre azioni e le nostre scelte ed essere un obiettivo collettivo”.
Il parroco don Giorgio Costa: “Siamo ancora convinti che la pace è possibile”
“Una veglia della pace perchè credo fermamente che il mondo non ha bisogno di parole vuote ma di testimoni, persone aperte al dialogo. Per questo abbiamo invitato anche rappresentanti di altre religioni, persone necessarie in questo momento per ascoltarci reciprocamente e per crescere gli uni verso gli altri” dice il parroco Giorgio Costa. Continua: “Vogliamo abbandonare questi desideri di dominare, ci interessa proporre la pace non solamente come qualcosa di lontano da noi, ma soprattutto vogliamo dire che questa pace comincia da noi, abita dentro di noi. Questo comporta una conversione ecologica, qualcosa di umano, profondamente umano che deve cambiare dentro di noi e nelle nostre relazioni. Dobbiamo costruire relazione differenti, pacifiche, senza malfidenze e chiusure. Uno sguardo differente che può costruire qualcosa di profondo e integrale”. Conclude: “Vogliamo promuovere una cultura dell’incontro. Deporre ogni violenza, nei pensieri, nelle parole e nelle opere verso il prossimo e verso il creato. Siamo ancora convinti che la pace è possibile”.