Il 25% dei veronesi soffre di allergie, che sono in continuo aumento, come la durata dei sintomi. Non bisogna confondere con le intolleranze alimentari, che riguardano l’apparato digestivo. Le allergie hanno il culmine in primavera perché, oltre alla Graminacee, impollinano anche Betulla, Parietaria, Olivo. Il cambiamento del clima ha allungato del periodo: non più solo maggio-giugno ma febbraio-ottobre.
Le allergie stagionali durano di più
L’allergia stagionale è la principale causa dell’asma bronchiale, che riguarda l’8% dei veronesi e per la quale è importante la diagnosi precoce per non avere ritardi nella cura. Il paziente adeguatamente trattato può infatti condurre una vita normale, compresa l’attività sportiva. Diverso è il caso dell’asma grave, che rappresenta il 3% degli asmatici, e che viene curata con le nuove terapie. Si tratta di farmaci biologici che agiscono direttamente sul processo infiammatorio bronchiale al posto del cortisone. Sono farmaci ospedalieri ad alto costo e che vanno gestiti direttamente dal medico specialista. Sono 200 i pazienti presi in carico dall’Asma center di Borgo Roma.
La granulomatosi eosinofila con poliangioite è una rara forma di vasculite sistemica, che spesso si presenta con un peggioramento dell’asma grave. E’ una malattia caratterizzata da infiammazione e necrosi della parete dei vasi sanguigni con un aumento degli eosinofili nel sangue. Non è molto diffusa ma ha un impatto estremamente significativo sulla vita del paziente non solo dal punto di vista respiratorio. A Borgo Roma, dei 200 pazienti dell’Asma center circa 50 sono in cura per vasculite sistemica.
Parte da Verona la prima tappa della campagna nazionale di sensibilizzazione, sabato 4 maggio al Policlinico Borgo Roma.Dalle ore 9.00 alle 11.00 screening gratuiti della popolazione con consulti medici e possibilità di sottoporsi all’esame della spirometria; seguirà il convegno che affronterà i temi della campagna. Infine partirà la corsa per tutta la città dando il via alla “staffetta” che idealmente consegnerà il testimone del progetto al centro di riferimento della tappa successiva.
Il dott Micheletto: “C’è un messaggio positivo che bisogna diffondere per quanto riguarda l’asma. Se diagnosticata per tempo e soprattutto correttamente trattata, questa patologia consente alla stragrande maggioranza delle persone di condurre una vita normale. I giovani possono fare attività sportiva anche agonistica, e per tutti c’è la possibilità di vivere una vita attiva. Tra coloro che pensano di stare sul divano senza terapie e coloro che fanno attività sportiva prendendo farmaci, preferiamo ovviamente la seconda strada.
Questo perché è sostanzialmente molto migliorato l’approccio diagnostico e non c’è più un grandissimo ritardo nella diagnosi, purché il paziente resti aderente alla terapia. L’asma infatti è una malattia con crisi e lunghi periodi di benessere, spesso succede che nel periodo di benessere tendenzialmente si abbandonano le terapie e questo rappresenta il punto critico della mancanza di aderenza. Ultimamente abbiamo terapie biologiche anche per le forme di asma più gravi, che prima erano costrette a essere trattate con cortisone”.
Prof Senna: “Negli anni a Verona sono aumentati i casi di allergici e asmatici, moltissime riniti che rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo di asma. Le allergie vanno curate e, da uno studio che abbiamo fatto con Padova, è emerso che il massimo picco pollinico non era, come ci aspettavamo, nel periodo invernale ma in quello primaverile. Inoltre, sono aumentate le polisensibilità, la stessa persona ha sensibilizzazioni a più pollini, quindi con disturbi che durano da febbraio a ottobre. Ribadisco che nel caso di asma da allergia è importante praticare sport che è salutare attività fisica contro l’obesità, che è un fattore di rischio per l’asma.
Diverso è il caso dei pazienti con asma grave, per la quale sono stati fatti passi da gigante con le terapie biologiche che hanno cambiato la vita delle persone. Questi nuovi trattamenti sono un successo del Gruppo multidisciplinare con il dottor Micheletto perché l’interazione è assolutamente fondamentale nella definizione della patologia e nella scelta del biologico. A Verona questo tipo di collaborazione è particolarmente avanzata, perché non si limita soltanto al problema dell’asma ma va, ad esempio, su altre patologie da quelle più comuni tipo i polipi nasali a quelle più rare come possono essere il problema di alcune malattie rare che hanno bisogno di più specialisti”.