Baroni, nella conferenza stampa di oggi, alla vigilia dell’incontro con la Fiorentina che si svolgerà domani alle 15 al Bentegodi, ha detto di confidare nel fattore campo. Saranno 25 mila i tifosi che andranno allo stadio per sostenere l’Hellas all’inizio del girone infernale delle 4 partite che la separano ancora dalla salvezza.
E potrebbero essere il 12° giocatore in campo. Verona è una delle piazze più temute dagli avversari perché è ormai proverbiale la pressione che la sua tifoseria fa sentire a chi sta sul terreno di gioco trasmettendo energia ai propri giocatori. E saranno 3 su 4 le gare che i gialloblu disputeranno davanti al proprio pubblico. E già questo è motivo di un certo ottimismo.
«La squadra – dice Baroni- ha dato tanto, ma non è sufficiente. Ora viene la parte più difficile. Abbiamo davanti un avversario più forte e lo dobbiamo affrontare senza paura con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile e anche l’impossibile».
«La Fiorentina è una squadra forte, con una rosa importante: 27 giocatori più 4 portieri, tutti bravi. Impossibile distinguere titolari e non titolari. E poi – riferendosi a Vincenzo Italiano, che è stato un giocatore gialloblù fra il 2005 e il 2007- c’è un allenatore giovane e bravo che ha fatto un lavoro pazzesco».
I tifosi del Bentegodi 12° giocatore
E ricorda che il gioco dei viola è un gioco dinamico, moderno, offensivo che mette in difficoltà qualsiasi avversario.
Il Verona dovrà scendere in campo al Bentegodi privo di Cabral, squalificato, che in difesa probabilmente verrà sostituito sulla fascia sinistra da Vinagre, mentre sulla destra, dovrebbe esserci Tchatchoua. Difensori centrali Magnani e Coppola. Al centrocampo Duda e Serdar. Folorunscho dietro Lazovic, Noslin e Swiderski.