La lista Stati Uniti d’Europa ha presentato, oggi a Verona, il progetto politico per le europee di giugno e i candidati provenienti dal nostro territorio: i veronesi doc e noti volti della politica locale Davide Bendinelli e Giorgio PasettoMarina Sorina, ucraina di nascita, in Italia dal 1995 e veronese d’azione, accompagnati dal capolista italiano-britannico Graham Watson, leader della battaglia contro la brexit, già europarlamentare a Bruxelles per un ventennio, con base a Verona per la campagna elettorale in corso. Si sono voluti, così, coniugare i temi europeisti, liberali, democratici, riformisti e federalisti caratterizzanti la lista a un legame forte con la “veronesità” cha ha trovato, appunto, spazio nelle candidature per la circoscrizione del NordEst.

Anna Lisa Nalin della segreteria nazionale di +Europa ha introdotto la squadra e illustrato l’obiettivo del progetto Stati Uniti d’Europa lanciato da Emma Bonino e a cui hanno aderito Italia Viva, Partito Socialista, Libdem, Radicali Italiani e Italia c’è. Presenti alla conferenza stampa diversi rappresentanti locali dei partiti che hanno dato vita alla Lista.

La stesa Bonino è capolista nelle circoscrizioni NordOvest e Centro e che il leader di IV Matteo Renzi si è candidato a chiusura di lista nelle altre 4 circoscrizioni italiane. Enzo Maraio segretario del PSI è a sua volta capolista per la circoscrizione Sud. Lo stesso Matteo Renzi, venerdì 10 Maggio alle 20.30, sarà all’Auditorium del Centro Congresso dell’Istituto Salesiano San Zeno (via don Minzoni, 50- VERONA) per il lancio della nostra campagna elettorale.  Per il Veneto, per il nord-est, per gli Stati Uniti d’Europa.

Dire oggi Stati Uniti d’Europa significa qualcosa di estremamente politico per difendere democrazia, Stato di diritto, diritti, sicurezza, crescita economica e superamento delle diseguaglianze scoiali per i cittadini dell’UE – spiega Anna Lisa Nalin -. L’Europa degli Stati sovrani, come auspicata dai partiti di destra, è destinata a diventare irrilevante nel mondo e inefficace a proteggere la libertà e la prosperità dentro i suoi confini. Per questo servono una politica estera comune, una difesa comune, un bilancio federale/ debito comune, istituzioni più democratiche e efficienti, eliminando il potere di veto che troppo spesso blocca la UE su questioni fondamentali.

E conclude: “Quello che è in gioco è estremamente importante: all’Europa delle piccole patrie, noi rispondiamo trasformando il sogno europeista di molti in un obiettivo e un programma politico, affinché l’Unione Europea riesca finalmente a dare le risposte che oggi non riesce a dare. Non abbiamo dubbi: diciamo no all’ Europa delle piccole patrie per costruire, invece, la grande Patria Europea ed essere più determinanti nella complessità e drammaticità delle sfide che oggi il mondo deve affrontare“.