Il primo Maggio verso le ore 18:00 due operatori della Polizia Locale in servizio di perlustrazione del territorio sentivano delle urla femminili provenire dall’interno della stazione ferroviaria di Villafranca di Verona.
Gli operatori immediatamente si recavano all’interno e sulla banchina dei binari trovavano un soggetto con la mano sporca di sangue il quale era attorniato da ragazzi che lo volevano bloccare e non farlo allontanare.
I ragazzi riferivano che il soggetto insanguinato aveva appena palpeggiato nelle parti intime una ragazza minorenne di anni 16 seduta vicino loro alcuni istanti prima.
Nel dettaglio sia la ragazzina sia gli amici presenti riferivano che il soggetto di circa 41 anni di nazionalità cubana, M. A., residente nel Villafranchese, poco prima si era avvicinato al gruppo, che era seduto sulle panchine del binario 1 in attesa di un amico che doveva arrivare con il treno da Verona, iniziando a interagire con la ragazzina e improvvisamente allungava la mano tra le sue cosce andando a toccare le parti intime.
Alla vista dell’atto gli amici della ragazzina si sono immediatamente avventati verbalmente contro l’uomo, il quale inizialmente per difendersi metteva la mano all’interno di un cestino dell’immondizia tirando addosso il contenuto di un sacchetto, durante questa fase si tagliava la mano con una bottiglia probabilmente posta all’interno del secchio.
Vista la reazione dei ragazzi il soggetto cercava di allontanarsi dai binari dirigendosi all’uscita proprio mentre giungevano gli agenti della Polizia Locale i quali lo bloccavano e lo trasportavano presso il Comando per gli atti di rito. Venivano accompagnati presso gli uffici anche la ragazzina e gli amici e venivano avvisati i genitori.
Villafranca, attivato il “codice rosso”
La vittima minorenne denunciava, alla presenza del genitore, il fatto attivando il Codice Rosso per i reati contro soggetti deboli, ovvero violenza sessuale nei confronti di minore con l’aggravante dell’ubriachezza del reo.
Sono stati acquisiti, dalla Polizia Giudiziaria, i filmati della videosorveglianza comunale presente all’interno della stazione ferroviaria, dalla visione dei filmati e dalle dichiarazioni assunte dai testimoni minorenni, venivano confermati i fatti, ovvero che la ragazza era stata oggetto di violenza e a seguito degli accertamenti svolti nell’immediatezza, il soggetto, previo accordo telefonico con il magistrato di turno dott.ssa Valeria Ardito, veniva tratto in arresto e su disposizione del magistrato accompagnato presso il carcere di Verona.
In data 04.05.2024 il Giudice per le Indagini preliminari Dott. Paola Vacca, emetteva ordinanza di convalida dell’arresto e disponeva a carico dell’indagato la misura del divieto di avvicinamento a meno di 200 metri dalle scuole di ogni ordine e grado e ai parchi giochi per bambini.
La responsabilità penale dell’arrestato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.