Riva San Lorenzo è l’ultimo pezzetto di città che viene infestato da bande giovanili che già si sono ‘impadronite’ della stazione di Porta Nuova, dell’Adigeo, dei giardini di Pradaval, di Volto S. Luca, via del Mutilato, di via Manin, di via Roma e della zona che va dal Ponte di Castelvecchio ai giardini dell’Arsenale.

Gli abitanti di Lungadige San Lorenzo e delle strade limitrofe sono in allarme, si sentono insicuri ad uscire di casa, soprattutto alla sera. E l’ennesima segnalazione dei residenti è arrivata a Massimo Mariotti, capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio comunale di Verona, dopo che le precedenti inviate in Comune sono rimaste senza alcuna risposta concreta.

“Nel frattempo la situazione peggiora – sottolinea Mariotti -, sperando che non arrivi presto a degenerare con aggressioni e violenze”.

Riva San Lorenzo a rischio

E si rivolge direttamente al Sindaco Damiano Tommasi per “sapere cosa è stato fatto fino ad ora per mettere in sicurezza il giardino e le vie di accesso, al fine di garantire il quieto vivere delle persone che vi risiedono con particolare attenzione agli anziani ed ai bambini”.

Riva San Lorenzo sarebbe una zona tranquilla, tra l’Adige, corso Cavour e via Diaz, fa parte della ZTL, e proprio per il fatto che non è un’area di passaggio, con dei giardini, intitolati ad Oriana Fallaci, decisamente defilati, tra il parapetto del fiume e la Banca d’Italia è il ritrovo ideale per le bande di sfaccendati che lì se ne possono stare indisturbate. E questo per chi ci abita o deve passare di lì è motivo di timore, perché è ormai sempre più frequente che da questi gruppi di giovani, soprattutto immigrati, partano delle provocazioni gratuite se non delle vere e proprie aggressioni.

A San Lorenzo, come in troppe altre zone di Verona, i cittadini si sentono insicuri. La sicurezza è certamente compito del Prefetto e del Questore, ma anche il Comune, che ha un assessorato preposto ed un corpo dei Polizia locale, può e deve fare la sua parte. Ed è questo che sollecita Mariotti.

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