(di Gianni Schicchi) “L’Abbraccio”, la gigantesca scultura in acciaio di 10 metri per 7,5 di larghezza e di quasi 4, 5 tonnellate campeggia imponente da ieri in piazza San Zeno, di fronte alla basilica del patrono. Domani la vedrà anche Papa Francesco nella sua venuta a Verona e la benedirà prima del trasferimento definitivo a Gerusalemme, città che l’ha commissionata.
Lo scultore veronese Alessandro Mutto, l’ha ideata e disegnata, prima di essere costruita e fusa a Vicenza, a cura del fonditore veronese Roberto Brizzi. Alessandro Mutto non è certo un nome nuovo nel panorama contemporaneo della scultura internazionale.
Suoi infatti alcuni lavori monumentali, in bronzo e molti spesso di carattere religioso. Fra questi: il portale della chiesa Matrice di Cittanova a Catanzaro, il ritratto di Papa Benedetto XVI a Roma, la statua del Beato cardinale Aloizje Viktor Stepner a Burlington nell’Ontario (Usa), la Madonna di Labvang nella Federal Way a Washington, l’opera Misericordia, donata a Papa Francesco, che il 22 settembre 2019 ne benedisse le 14 formelle e che dopo un lungo lavoro furono poi poste sulla Via Dolorosa nel cuore di Gerusalemme.
Ma anche altri celebri ritratti, riguardanti lo spettacolo come quello del regista Franco Zeffirelli a Verona e del cantautore Vasco Rossi, Alessandro Mutto è stato anche premiato nel 2006, tra molti scultori italiani contemporanei, dal Comune di Milano per “una nuova maniera di concepire il tridimensionale”, dove la scultura viene trasformata in un racconto e lo spettatore diventa parte di esso e dei suoi infiniti significati.
Si è diplomato prima al Liceo Artistico di Verona e poi all’Accademia di Belle Arti di Bologna nella sezione Pittura, con maestri che l’hanno spinto al genere classico figurativo: uno stile che gli ha permesso di raccontare attraverso le forme e i colori il proprio punto di vista e la propria interiorità. “Sono convinto – racconta spesso – che la manualità di un tocco artistico potrà trasmettere sempre qualcosa di più di una fredda riproduzione meccanica o in 3D”.
Finite le scuole ha avuto delle ottime proposte e prospettive per partecipare in svariate esposizioni e gallerie nazionali e internazionali spiccando tra i giovani artisti emergenti italiani.
Dal 1991, ha iniziato una serie di esperienze artistiche con svariate tecniche e materiali nel mondo delle arti e realizzato opere su commissione con svariati stili, tipologie, forme, non lasciandosi sfuggire l’esperienza dell’insegnamento come supplente nelle materie di “Ornato” e “Figura“ al Liceo Artistico Statale di Verona. Si è dedicato per qualche anno anche al restauro di statue e affreschi importanti (vedi Piazzetta, Ribera, G.B. Tiepolo, Brusasorci e altri) per poi produrre pezzi d’arte unici su commissioni private e pubbliche, in particolare con la tecnica dell’affresco su muro fino a collaborare con i Musei Vaticani per i quali ha riprodotto ad affresco, soggetti della Cappella Sistina a dimensioni reali.
Dal 1995 si è spostato sulla scenografia e collaborando con un amico artista in veste di scultore, produce prototipi e modelli tridimensionali per importanti ditte ed enti usando polistirolo, vetroresina, resine sintetiche come: Verona Fiere, A Munari Designer, Autogerma Volkswagen Italia, Comune di Padova, Ente Carnevale di Venezia, Agape Studio Designers, Dirk Bikkenbergs stilista, sono solo alcuni di essi. (Gianni Schicchi)