Baroni è il primo nodo che la società deve sciogliere prima di passare al mercato. Appena il tempo di festeggiare una salvezza che pareva impossibile e ottenuta grazie al grande lavoro del tecnico toscano, che già è l’ora delle scelte. Prima fra tutte quella che riguarda l’allenatore, che pur essendo legato al club ancora per un anno, come da contratto, potrebbe essere pronto a partire. Le capacità dimostrate in una situazione disperata com’era quella dell’Hellas lo rendono appetibile per diversi grandi società con capacità di spesa molto più forti di quelle di Setti.
Nulla è ancora stato deciso. La certezza sul futuro della panchina veronese lo si potrà sapere solo dopo che dagli incontri fra il presidente, Sogliano e Baroni sarà uscita una decisione definitiva.
Intanto però le voci girano e arrivano fino all’autorevole Gazzetta dello Sport che scrive di un possibile addio del tecnico.
Se ciò accadesse si fanno già dei nomi per la panchina gialloblu. Primo fra tutti quello di Filippo Inzaghi, che dopo l’ultima esperienza negativa alla Salernitana potrebbe arrivare a Verona, dove aveva anche giocato. I rumors parlano anche di un possibile ingaggio della rivelazione della serie C alla guida del Legnago, Massimo Donati, anche lui ex giocatore gialloblu.
Baroni. Il primo nodo da sciogliere per l’Hellas
Ma si tratta di parole. Per sapere davvero quello che Baroni farà bisogna aspettare solo qualche giorno. O anche meno.
Inutile dire che per il valore umano e tecnico dimostrato, oltre che per la sua serietà, tutti si aurano che Baroni rimanga. Ma questo non è sufficiente. Il calcio è qualcosa di molto complesso e nelle scelte incidono fattori che passano sopra le teste dei tifosi, che in questo caso sono certamente di carattere economico, ma che vanno anche a toccare le legittime aspirazioni di carriera di un bravo professionista.