Si terrà il prossimo weekend, l’1 e il 2 Giugno, a Bussolengo, a Villa Spinola un festival per rilanciare la cultura identitaria ideato ed organizzato da VeronAzione, un’associazione politico-culturale che si muove nell’ambito della destra.
«Per noi sarà l’occasione di riportare il tema della cultura – spiega Carlo Cardona, presidente di VeronAzione– al centro del dialogo comunitario veronese. Abbiamo allestito un grande evento per fare in modo che tutti i cittadini trovino dei potenziali temi di interesse».
Molti gli appuntamenti e le conferenze in programma, che spazieranno dal territorio alla cultura “non-conforme”, sino ad approdare a momenti di puro godimento e divertimento.
«Abbiamo voluto organizzare questo festival – continua Cardona – per operare una narrazione differente rispetto a quella dominante. Un punto di vista diverso in cui tradizioni e territorio vengono rimessi al centro e in cui lo storytelling non sia quello progressista a cui oggi assistiamo oggi a reti e testate praticamente unificate. Non a caso una delle conferenze, quella che vedrà come relatore Aldo Busacca giornalista di Libero, avrà per titolo “Diritto di cronaca: egemonia e giornalismo di cronaca”.
Cultura anticonformista
“L’ambizione nemmeno troppo celata – prosegue Cardona – è quella di sfidare una certa matrice politica, quella progressista appunto, sul campo che le è più congeniale e in cui domina in maniera incontrastata: quello della cultura. Ecco, questo festival in programma a Bussolengo è una vera e propria controffensiva di Kulturkampf, di battaglia culturale, di matrice gramasciana. Usata però da chi gramsciano non è e nemmeno vuole esserlo.
Il fil-rouge di questo festival è naturale conseguenza: dalla presentazione del libro “Giovani memorie Fiumane” di Lamberto Amadei presentato assieme all’esule istriana Marina Smaila, passando per la presentazione del nuovo libro nero sul fallimento del multiculturalismo in Italia di Francesca Totolo, sino ad arrivare alle tradizioni e alla cultura del territorio veronese, con la conferenza di Stefano Valdegamberi che inviterà a parlare uno degli ultimi cimbri, antica popolazione germanofona della Lessinia. Un vero e proprio sopravvissuto delle pieghe dei secoli, che quando parla con le sue sorelle lo fa in una nostra antica lingua quasi completamente scomparsa”.
“Non mancheranno – aggiunge Cardona – appuntamenti dal taglio più prettamente culturale, con Andrea Lombardi che presenterà l’immenso e maledetto autore Louis- Ferdinand Céline, definito “il fuorilegge della letteratura” del ‘900, ma anche un appuntamento dedicato alla geopolitica, raccontata però in maniera differente da quella a cui siamo abituati grazie al grande inviato di guerra Gian Micalessin assieme a Franco Nerozzi. Particolarmente divertente sarà poi la conferenza con Federico Palmaroli, l’inventore dei famosissimi meme di Osho che tutti abbiamo imparato ad amare, dal titolo “Er pugno se fa co’ la destra o co’ la sinistra?”.
“Insomma – conclude Carlo Cardona – crediamo davvero che al nostro Festival ce ne saranno per tutti i gusti, ma rigorosamente fuori dagli schemi paludati e francamente asfissianti del buonismo radical-chic e auto-referenziale. Un appuntamento unico nel suo genere per la provincia di Verona, coerente con gli schemi e la visione metapolitica dell’associazione VeronAzione che ho l’onore di presiedere, che si prefigge innanzitutto di rimettere il nostro territorio al centro e che ha l’ambizione di offrire, a chi volesse ascoltarla, la possibilità di immaginare un perimetro culturale diverso da quello, oramai insopportabile, del mainstream attuale”.