Il professor Alessandro Antonelli, direttore Uoc Urologia e del Dipartimento di Chirurgia, è stato protagonista ieri di un evento di live surgery in diretta mondiale assieme a 12 urologi da Usa Spagna, Francia, Germania, Belgio e Italia. La sessione di formazione, intitolata “Robotica oltre il limite” è stata organizzata da Surgquest, società il cui scopo è di perfezionare le migliori tecniche chirurgiche mininvasive. L’evento, presentato da Orsi Academy, è stato trasmesso in diretta su una piattaforma online ad una platea di circa diecimila medici che hanno potuto assistere in diretta al lavoro dei 12 professionisti selezionati.
Nell’arco di 12 ore, si sono susseguiti gli interventi di chirurgia mininvasiva robotica, eseguiti dal proprio ospedale, in piena sicurezza per i pazienti, a favore dei molti medici collegati. Il professor Antonelli e la sua equipe hanno svolto una procedura di asportazione di un tumore renale. All’intervento chirurgico hanno partecipato anche i dottori Filippo Migliorini, Alessandro Veccia e Riccardo Bertolo.
Urologia antesignana della robotica a Verona
All’Ospedale di Verona il settore “storico” del robot in sala operatoria è l’Urologia, che con 386 interventi nel 2023 si conferma il settore principale per esperienza e utilizzo delle piattaforme. Un’attività più che decennale per tutti gli interventi urologici più complessi, riducendo i casi trattati con chirurgia tradizionale, ma anche e soprattutto riducendo i tempi di attesa per i pazienti.
Negli ultimi 5 anni c’è stato un incremento del 110%. L’expertise dell’Azienda ospedaliera nella chirurgia robotica è di lungo corso, cominciata da oltre un decennio, ma dal 2019 gli interventi sono più che raddoppiati. Questa tecnologia interventistica mininvasiva ha collocato AOUI nel settore degli Alti volumi: 261 nel 2019, 385 nel 2020, 405 nel 2021, 455 nel 2022 e 555 nel 2023.
L’Unità diretta dal prof Antonelli, svolge annualmente più di 3.000 procedure chirurgiche, per tutte le patologie, maschili e femminili, oncologiche e non oncologiche. Tra queste alcune sono rivolte specificamente al genere maschile: oltre 500 interventi per l’ipertrofia prostatica, 100 per le stenosi uretrali, 200 per il tumore della prostata e oltre 500 biopsie prostatiche, 30 per il tumore del testicolo, oltre a 100 procedure per l’infertilità maschile. Il percorso di questi pazienti prevede il coinvolgimento trasversale di tutte le figure mediche ed infermieristiche che possono contribuire ad una buona cura. Si tratta di valutazioni multidisciplinari uro-radio-oncologiche, consulti radiologici e di medicina nucleare, accesso alla banca del seme, valutazioni fisiatriche e infermieristiche, e tanto altro.