Marco Baroni non è più l’allenatore del Verona. La decisione è stata presa nell’incontro con la società avuto ieri. Gli era stato offerto un contratto fino al 2026, ma il tecnico toscano ha rifiutato. E la cosa era nell’aria. Baroni ha dato all’Hellas tutto quello che poteva dare sia dal punto di vista tecnico che umano. E’ riuscito a salvare il club dalla retrocessione in serie B in una situazione impossibile, quando nessuno ci credeva più. E’ riuscito nel giro di 10 mesi a riorganizzare 2 squadre diverse, dopo che al mercato di gennaio gli era stato sconvolto l’organico con la cessione di ben 12 giocatori, alcuni dei quali molto importanti. Con serietà e tranquillità ha compiuto un’impresa in cui pochi sarebbero riusciti profondendo il massimo delle sue energie fisiche e mentali. Più di così non poteva fare.

Baroni. Addio al Verona

Ed è proprio questa consapevolezza che probabilmente è alla base della sua decisione di separare il suo destino da quello della società di Setti, che assieme a Sogliano, interpretando anche il sentimento della tifoseria, ha cercato di trattenerlo. 

L’Ansa parla di una rottura e di un addio senza il sorriso sulle labbra. Ci saranno sicuramente anche dei motivi economici alla base del divorzio.

Baroni ha delle legittime aspirazioni

Il risultato è che Baroni vuole tenersi libero. Legittimo, da parte sua, come professionista, pensare alla sua carriera, al futuro in club più blasonati. Il calcio è anche questo. E ciò vale per gli allenatori come per i giocatori. Di questo devono prendere atto anche i tifosi che, quando qualche loro beniamino va a giocare con un’altra maglia ci rimangono male, vengono presi da una sorta di gelosia. Ma in quell’alchimia che è il calcio ci sono anche le motivazioni le aspirazioni e… i soldi.

Baroni. Addio al Verona

Adesso si tratta di trovare l’allenatore giusto per il prossimo campionato. Di nomi ne girano già. Di Filippo Inzaghi s’è già detto, come dell’allenatore della rivelazione del campionato di serie C Legnago, Donati, anche lui ex gialloblu. Si parla anche di Dionisi, ex Sassuolo e di Gattuso. E così si apre un’altra fase della storia del Verona di Setti in serie A. Grazie a Baroni.